Arrivano pronti e si inseriscono bene e in fretta nel mondo del lavoro, sono cosmopoliti e pienamente soddisfatti dalla loro esperienza universitaria. È questo l’identikit delle laureate e dei laureati all’università di Verona secondo l’annuale rapporto del Consorzio Almalaurea, presentato il 12 giugno all’università di Palermo.
Il rapporto di Almalaurea ha preso in esame il profilo di oltre 281 mila laureati del 2022 di 77 università e la condizione occupazionale di 670 mila laureati di primo e secondo livello del 2021, 2019 e 2017, provenienti da 78 università, contattati, rispettivamente, a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo.
I laureati nel 2022 dell’università di Verona coinvolti nel XXV rapporto sono 4738, l’indagine sulla condizione occupazionale, invece, ha riguardato complessivamente 8118 laureati.
In aumento i dati relativi al tasso di occupazione che passano dall’ 83,8% della passata edizione all’84,5% delle laureate e laureati triennali scaligeri che ha già trovato un lavoro a un anno dalla laurea, risultato molto superiore alla media veneta (79,3%) e alla media nazionale (77,1%), con una retribuzione mensile media di 1422 euro.
I laureati e le laureate magistrali all’ateneo di Verona, a un anno dal titolo, sono occupati nel 85,1% dei casi. Il dato sale all’90,8% a cinque anni dalla laurea, in linea con la media nazionale e regionale con uno stipendio medio mensile dichiarato di 1641 euro.
“Il risultato raggiunto dall’università di Verona in termini di occupabilità delle proprie laureate e dei propri laureati è motivo di grande soddisfazione per me e per tutto l’ateneo” – commenta il Magnifico Rettore Pier Francesco Nocini – “Il trend di crescita di alcuni di questi dati, già al di sopra della media nazionale, conferma la qualità dei nostri percorsi formativi sempre più connessi alle esigenze del sistema delle imprese e delle organizzazioni del territorio. Un risultato che premia un lavoro di squadra fortemente orientato ad ampliare e rafforzare l’offerta didattica, ma anche attento a migliorare il welfare di studentesse, studenti e delle loro famiglie, i servizi per l’orientamento in uscita e la relazione col mercato del lavoro”.
A concorrere al raggiungimento di questi ottimi risultati, l’alta percentuale di tirocini formativi, che favoriscono l’inserimento nel mondo del lavoro, con il 79,8% degli iscritti che ha svolto tirocini durante gli studi universitari. Laureate e laureati dell’ateneo veronese si aprono anche volentieri al mondo, con il 21,8% dei dottori magistrali che ha compiuto un’esperienza di studio all’estero, a partire dall’Erasmus.
Per tutte queste ragioni l’università di Verona è stata promossa a pieni voti dai suoi laureati: l’88,7% di loro si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria nel suo complesso.