Dal 15 al 17 settembre Verona è stata animata dai colori e dalle attività della ventunesima edizione del Tocatì: il festival dei giochi in strada. Come ormai da tradizione diversi appuntamenti in cartellone sono stati realizzati in collaborazione con l’Università di Verona.
Grande partecipazione di studenti e studentesse per il primo appuntamento firmato Univr: il convegno “Gaming e azzardo”, che si è tenuto il 15 settembre nell’aula Magna del Polo Zanotto. Organizzato dal gruppo Radici dei diritti, in collaborazione con il festival Tocatì e Aga, associazione Giochi antichi, consolida la decennale collaborazione con l’ateneo.
Il tema dell’evento è stato il gaming e come questo può essere considerato l’anticamera del gioco d’azzardo, prestando attenzione anche al ruolo che i social network svolgono nella quotidianità degli adolescenti e sulle possibili conseguenze che potrebbero comportare. Durante l’incontro hanno avuto modo di intervenire anche i ragazzi delle scuole partecipanti, diventando membri attivi del dialogo con i docenti dell’ateneo, ed è proprio a loro che Olivia Guaraldo, delegata del rettore al Public engagment, hA dedicato il suo intervento di apertura: «Oggi siamo qui all’interno del Tocatì, una bellissima iniziativa della città di Verona. Tocatì in dialetto veneto significa: adesso tocca a te giocare. Ma questa parola può anche avere un significato più ampio: tocca a voi, adesso è il vostro turno della vita, siete voi il futuro. Noi adulti e docenti ci preoccupiamo che il vostro futuro sia pieno di speranza e aperto alle possibilità, in cui ciascuno e ciascuna di voi possa esprimere il proprio valore».
Durante il convegno sono intervenuti: Giorgio Paolo Avigo, di Aga, Chiara Stella del gruppo Radici dei diritti e Daniela Galletta della rete di scuole “Scuola e territorio: educare insieme”.
Sabato è stata una giornata intensa che ha visto un susseguirsi di eventi al polo didattico Santa Marta. “PERFORM! Performance Art re-enactment game” un insieme di attività per bambine e bambini, ragazze e ragazzi riguardanti la sperimentazione con il proprio corpo adottando un approccio ludico, organizzato grazie alla collaborazione dell’artista Hannes Egger e l’associazione culturale Urbs Picta.
Insieme alle attività ludiche, l’ateneo ha aperto le porte del polo universitario Santa Marta al pubblico per una visita guidata alla mostra Contemporanee/Contemporanei, tra arte, architettura e costruzione del sapere. L’esposizione è stata configurata come la più estesa mostra semipermanente di opere prodotte dopo l’anno 2000 e la prima in uno spazio universitario.
Domenica gli appuntamenti promossi dall’università di Verona hanno avuto luogo fin dalla mattina al Teatro Romano dove Daniela Lucangeli, docente di Psicologia all’università di Padova ha tenuto un incontro dal titolo “Il digitale non è un gioco“, mediato da Daniela Raccanello, docente del dipartimento di Scienze umane, sullo sviluppo infantile nell’era tecnologica. Nel pomeriggio Alberto Pellai, pedagogista, insieme a Luigina Mortari, docente del dipartimento di Scienze umane, hanno proposto “l’avventura di crescere”, un dialogo fra i due esperti sull’infanzia, l’adolescenza e le sfide che comporta la crescita. Infine, le attività del Tocatì promosse dal nostro ateneo si sono concluse con l’intervento di Franco Arminio, poeta e scrittore italiano, e Massimo Natale, docente del dipartimento di Culture e civiltà, sulla ritualità e il gioco, tra reading e spettacolo, nella splendida cornice del Teatro Romano al tramonto.
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