Nell’ottica dello sviluppo sostenibile e di riduzione della povertà è stato annunciato l’inizio di una nuova collaborazione tra la sezione di Malattie infettive dell’università di Verona, diretta da Evelina Tacconelli, e l’Institute for Global Health and Development, sotto la presidenza di Magda Robalo Correia e Silva. La collaborazione tra i due gruppi di ricerca è stata presentata durante la seconda edizione del simposio NaCLO for Africa che si è tenuta venerdì 6 ottobre a Parma.
Lo scopo di questa cooperazione è quello di promuovere e attuare ricerche nel campo delle malattie infettive, della resistenza antimicrobica, della prevenzione e della preparazione pandemica. Questo sarà possibile grazie a finanziamenti condivisi, a collaborazioni su iniziative a livello europeo e all’organizzazione di programmi comuni di formazione, webinar, simposi e conferenze.
Ad organizzare il simposio sul tema “NaCLO for Africa: L’igiene come requisito sanitario essenziale per lo sviluppo dei Paesi a basso e medio reddito – Sfide e risultati” l’azienda parmense Medivac Srl-Società Benefit con il patrocinio del Comune di Parma, dell’università di Parma, del dipartimento di Medicina dell’università di Verona, dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, e della Regione Emilia-Romagna.
Di fatto, il progetto NaCLO for Africa fa riferimento alla formula dell’ipoclorito di sodio (NaCLO), un disinfettante altamente efficace in soluzione acquosa utilizzato in passato nei Paesi dell’Africa nord-occidentale in programmi di contrasto al virus Ebola. Al centro di questo incontro vi sono state varie tematiche, tra cui il potenziale collasso del sistema salute dei Paesi a basso reddito e il bisogno di unire gli investimenti con pratiche igieniche di base.