È l’intelligenza artificiale il tema centrale di due talks promossi dalla Crui, Conferenza dei rettori delle università italiane che si è tenuto lo scorso maggio a Roma. Tra i partecipanti anche Roberto Flor, docente di del dipartimento di Scienze giuridiche Univr.
Diversi i temi affrontati: dalle novità del regolamento europeo in materia di intelligenza artificiale e del disegno di legge italiano alle questioni sul ruolo dell’IA nel settore della giustizia e le prospettive future che, rispetto al sistema penale, sollevano complesse problematiche nella tutela dei diritti fondamentali, soprattutto in caso di utilizzo nella fase probatoria e decisionale.
“Negli ultimi anni, il legislatore europeo in particolare si è caratterizzato per un’interventismo nei diversi campi della tecnologia, come il Regolamento europeo in ambito di intelligenza artificiale – dichiara Flor – Temo, però, che il diritto rimarrà sempre a velocità diversa dalla tecnologia. È necessario che il giurista comprenda le regole tecnologiche e che vi sia un’interazione tra scienze giuridiche e scienze tecnologiche, ma anche con sociologia, criminologia, filosofia e scienziati cognitivi”.
SM