In occasione dell'ultimo rapporto sull'immigrazione della Caritas – Migrantes, abbiamo fatto il punto con Agostino portera, ordinario di pedagogia generale e direttore del Centro Studi Interculturali dell'ateneo.
Professor Portera, il recente dossier Caritas conferma che la nostra è ormai una società multiculturale a tutti gli effetti. Quali sono i rischi e le opportunità?
Innanzitutto sarebbe un grande passo avanti se ognuno riconoscesse la reale natura multietnica e multiculturale delle nostre società. Le opportunità sono moltissime, come apprendere nuove lingue, nuove modalità di vita, di pensiero e di afffrontare i problemi comuni della terra. Il rischio maggiore è la chiusura e la poca "curiosità": l'altro ci guarda e ci riguarda (Levinas). Abbiamo bisogno di lui nello stesso modo in cui lui ha bisogno di noi.
Negli istituti scolastici i bambini stranieri sono in costante aumento. Qual è la preparazione dei docenti e che consigli può fornire dal punto di vista pedagogico?
I docenti dovranno tenere conto della realtà multiculturale in ogni intervento a scuola: il modo di concepire tutte le discipline, di relazionarsi e di interagire con le differenze. La formazione interculturale è tesa a fornire abilità di accoglienza, ascolto e dialogo. Si tratta di una nuova formae mentis, incentrata sul rispetto reciproco e sull'interazione; né sulla xenofobia né sulla xenofilia; in educazione anche il troppo "amore" può essere dannoso.
Il Centro Studi Interculturali da lei diretto da diversi anni è impegnato nell'educazione nella mediazione e nella comunicazione interculturale attraverso master, seminari e giornate di approfondimento. Qual è l’obiettivo di tutte queste proposte?
Nel tempo della globalizzazione tali cambiamenti sono una realtà ineludibile, allora bisogna reagire in maniera preparata: mediante l'approccio interculturale. L'obiettivo principale delle nostre ricerche e delle nostre offerte formative è di diffondere competenze interculturali, indispensabili a vivere ed interagire opportunamente nelle società complesse, multitniche e multiculturali in cui ci troviamo sempre più a vivere.