“La regolare pratica motoria è un’ottima assicurazione per la salute di oggi e di domani per ciascun bambino. E’ fondamentale che l’attività fisica venga praticata sin dalle prime età, inizialmente in forma di gioco e, successivamente, con pratiche di avviamento allo sport. Favoriamola sin dalle prime età a condizione che sia a misura di bambino". Parole di Claudio Maffeis del Dipartimento Materno Infantile e di Biologia-Genetica dell’Universitàe pediatra del centro regionale di Diabetologia Pediatrica , che ci ha spiegato del delicato rapporto che esiste tra il bambino, la sua crescita e l’attività fisica.
Professore quanto l'attività sportiva incide sulla qualità di vita dei bambini?
L’attività sportiva è molto importante per il bambino. Tutti i bambini, a partire dall’età scolare, 6 anni, dovrebbero seguire corsi di avviamento allo sport e, successivamente, iniziare la pratica regolare di un’attività sportiva. I benefici dello sport per il bambino sono molteplici, sia di carattere fisico che psicologico. La massa muscolare raggiunge maturità compositiva e funzionale durante l’età evolutiva, con riflessi persistenti in tutta la vita adulta. Così pure la struttura scheletrica ed articolare. Va da sé che un adeguato stimolo motorio favorisce l’acquisizione di una struttura efficiente e solida, con benefici per la postura, la deambulazione, la mineralizzazione ossea, l’efficienza fisica. Molte malattie tipiche dell’adulto: obesità, ipertensione arteriosa, diabete, osteoporosi, disabilità motorie, sono efficacemente ritardate o prevenute dalla costante pratica di attività fisica sin dall’età evolutiva. Inoltre, lo sport comporta impegno, sacrificio e umiltà per migliorare. Al contempo favorisce l’acquisizione di scaltrezza e lealtà, pazienza e determinazione. Insegna a convivere con l’amarezza della sconfitta ma fa provare la gioia del lavoro di gruppo e della vittoria. In particolare queste implicazioni psicologiche dello sport sono determinanti nel favorire uno sviluppo armonico della personalità del ragazzo e del giovane.
C'è il rischio che una disciplina sportiva non adatta al bambino diventi più pericolosa che salutare?
Allenamenti estenuanti, forzature per il risultato, agonismo esasperato sono sempre da evitare nel bambino e nell’adolescente. Lo sport dovrebbe essere mezzo di completamento esistenziale e non fine ultimo; un’attività divertente eseguita con serietà ed impegno, ma non un lavoro. Il campione è il risultato della felice interazione genetica-ambiente (inteso come allenamento, tecnica, ecc.). Un’interazione così fortunata è estremamente rara e determina espressioni così evidenti che si riconoscono con facilità. Molti genitori, ma anche alcuni allenatori, vorrebbero il piccolo campione. E pressano il bambino, in casi per fortuna rari, fino al doping. Questa non è proprio la strada. L’obiettivo è un altro: stimolare nella ragazza, nel ragazzo lo sviluppo di una passione per lo sport e per il movimento. Solo così la passione potrà persistere anche nelle età successive, favorendo la pratica motoria nell’età adulta, con tutti i notevoli benefici connessi. La forzatura, invece, è seguita spesso dall’abbandono dello sport.
Esistono figure professionali a cui il genitore può far riferimento nella scelta dell'attività sportiva per il proprio figlio?
E’ molto importante la scelta del tipo di sport per il bambino. Ogni bambino ha delle caratteristiche peculiari sia fisiche che psicologiche. La scelta è quindi individualizzata. Il pediatra può certamente essere d’aiuto ai genitori in questo compito. Un’altra figura di riferimento importante è il laureato in scienze motorie. Si tratta di una figura professionale preparata in modo completo sull’argomento che può aiutare il ragazzo e la famiglia ad individuare lo sport più adatto, in base alla considerazione di tanti elementi personali (caratteristiche fisiche, preferenze, motivazione) e ambientali (disponibilità di strutture, squadre e società sportive, allenatori, trasporti, costi). L’Università di Verona ha una Facoltà di Scienze Motorie che diploma ogni anno professionisti esperti sui diversi aspetti direttamente e indirettamente legati alla pratica motoria e sportiva. Alcuni di loro hanno perfezionato con master specifici la loro preparazione sullo sport anche per l’età evolutiva.