"Io scrivo, tu mi leggi". Continua la rassegna "Io scrivo, tu mi leggi", una serie di incontri con l'autore che si svolge nella biblioteca centralizzata Arturo Frinzi. Mario Gecchele, docente di storia dell'educazione e della pedagogia dell'università, ha presentato, per questo appuntamento, il libro "Il segreto della vecchiaia: una stagione da scoprire" con la partecipazion di Angelo De Cristian, direttore dei servizi sociali Ulss 20 di Verona e di Matteo Grezzana. Più che un libro una raccolta di scritti di vari autori sul tema della vecchiaia.
"Il segreto della vecchiaia: una stagione da scoprire". "Un titolo sintomatico – precisa subito Gecchele – un riferimento al libro che Maria Montessori scrisse quasi 100 anni fa che si intitolava 'Il segreto dell'infazia' e aveva come protagonisti quei bambini che oggi sono vecchi e che io riprendo come attori centrali di questo libro in una fase della vita diversa". La domanda che questo libro si pone è molto chiara: esiste un segreto per avere un invecchiamento sereno? "Da alcuni decenni questo tempo di vita è oggetto di ricerche da parte di studiosi di diverse discipline scientifiche – ha sottolineato l'autore-. L'allungarsi della età media porta ad un miglioramento della qualità di vita dell'ultima parte dell'esistenza, ma porta anche una serie di limitazioni personali e sociali, fisiche e psichiche che rendono questa "stagione" un tempo spesso subìto e vissuto con molte difficoltà, molte paure e, spesso, in totale solitudine. Non esiste una vecchiaia unica e condivisa, esistono molte vecchiaie, ognuno vive la propria, può essere decandete e anogsciosa dove non c'è consolazione e salvezza, ma ci può essere una vecchiaia vissuta come parte della vita da dover condividere con gli altri, quindi non solo tristezza, ma continuo apprendimento, continua crescita sociale e celebrale". Le neuroscienze dimostrano infatti come la plasticità del cervello, quindi la capacità di apprendere, durante l'invecchiamento non deperisca e, anzi, in alcuni casi si è notato anche un miglioramento della qualità mnemoniche.
Non esiste la vecchiaia, ma le persone che invecchiano. La vecchiaia è il risultato della vita che si è vissuta, il nemico non è il dolore, ma l'assenza di significato. Il segreto di un invecchiamento felice e sereno è nascosto nell'interiorità di ognuno, più si vive imparando più si impara a vivere, più si impara ad invecchiare, più si accetta serenamente l'ineludibilità della fine che è comune ad ogni essere vivente, nessuno escluso.