Frammenti di polvere lunare. È questo il titolo del piccolo volumetto di poesia che non troverete certo nelle librerie, perché? Perché non è stato mai editato. L'autore è un giovane dell'Università di Verona che come molti suoi coetanei si scontra ogni giorno con lo scoglio delle grandi case editrici e del mercato letterario. Quanto è difficile essere pubblicati oggi per un ragazzo come lui? Lo abbiamo chiesto direttamente all'interessato, una sorta di rappresentante della sua stessa categoria.
Chi è William Elreghel e perché la scelta di uno pseudonimo?
William Elreghel è un ragazzo come tanti che ha voluto cimentarsi nella poesia per dire qualcosa, per trasmettere un messaggio a chi è interessato a leggere ed ascoltare. L'uso dello pseudonimo è dovuto ad una mia certa insicurezza: al mio primo tentativo poetico confesso che non avevo la piena convinzione di ciò che stessi facendo, ma con il mio prossimo lavoro sto considerando la possibilità di utilizzare il mio vero nome perché sto capendo cosa voglio e sono maggiorente consapevole del percorso che sto facendo, difatti le nuove poesie si distaccano molto da quelli di Frammenti di polvere lunare.
Frammenti di polvere lunare ha echi di poesia classica, quali sono i modelli a cui ti ispiri? Per il mio primo tentativo mi sono rifatto molto al passato: importante è la figura di Dioniso che in qualche modo vive in ognuno di noi, c'è chi l'accetta e chi cerca di reprimerla, io l'ho accettata e ci vivo ogni giorno. Poi molto importante è la figura di Dante e la sua capacità di comunicare il suo pensiero senza tanti problemi e anche di andare controcorrente rispetto a molti letterati del periodo. Altra figura fondamentale è Leopardi in cui ognuno di noi penso si ritrovi, in quel cercare di andare oltre quella maledetta siepe e poi il più fondamentale di tutti è stato Baudelaire con i suoi Fiori del male. Penso che sia stato il libro che più di tutti mi ha colpito e cambiato e soprattutto che mi ha fatto riflettere.
Quali sono le difficoltà che un giovane autore trova lungo il percorso? Penso che per un ragazzo che si cimenti in qualunque attività artistica, la prima difficoltà sia superare i primi giudizi di chi vuole ascoltare: possono essere positivi ma per la maggior parte delle volte sono molto severi ed espressi senza considerazione del lavoro che un ragazzo ha fatto, nel senso che è normale per un ragazzo risentire delle sue letture e influenze, ma poi con il passare del tempo cerca di trovare la sua strada. Comunque penso che la cosa fondamentale sia non lasciarsi abbattere ed andare avanti se si pensa che ciò che si sta facendo sia qualcosa di valido.
Da cosa trai ispirazione per comporre? Fondamentalmente da tutto. Mi ritengo un cacciatore che gira, guarda e scolta ogni cosa e poi cattura le varie emozioni che scaturiscono da dentro, talvolta è più un senso di disagio e inadeguatezza che porta la mia penna sul foglio. Quello che vorrei fare con la mia poesia è trasmettere un messaggio a chi legge, cercare di far riflettere e mostrare come il mondo che ci circonda può essere migliorato solo da noi e non da altri, cercare di renderli parte di un esercito che combatte per migliorare ciò che ci sta intorno, non essere dei manichini in balia del vento. Un giudizio a freddo sulle case editrici, cosa ne pensi? Le case editrici sono un po' come le case discografiche, indifferenti ai giovani e non disponibili alla ricerca di qualcosa di nuovo. Penso che talvolta abbiano paura di investire per non avere delle perdite visto che comunque loro investono in te per avere anche un tornaconto economico. Poi sono anche poco disponibili a leggere le tue opere, a ciò che tu hai da dire, talvolta ti mettono dei paletti, come: “noi leggiamo alcune tue poesie ma tu devi comprare tre nostri libri”. Oppure chiedono soldi, anche somme considerevoli, per stampare il tuo libro, promettendoti mari e monti, poi sta a te girare per promuovere il libro. Tutto questo scoraggia molto un ragazzo che vuole impegnarsi in un certo tipo di attività artistica.
William Elreghel vive a Lonato. Attualemnte studia Scienze dei beni culturali a Verona. Chi volesse leggere le sue poesie o ricevere il suo volume può liberamente contattarlo a williamelreghel@virgilio.it.