Il master biennale di II livello “Filosofia come via di trasformazione”, partito a ottobre, ha prolungato le iscrizioni. Ci si può infatti ancora iscrivere per frequentare i singoli corsi offerti o in qualità di uditori. Al termine del master verrà rilasciato il certificato di partecipazione. Il master, unico nel suo genere, si avvale di 36 docenti provenienti sia da università italiane che dalle libere professioni. Partiranno a breve i corsi: “Abitare la distanza” tenuto da Pier Aldo Rovati e “Pensiero per tutti” tenuto da Luisa Muraro.
Gli obiettivi. Con le ricerche più avanzate in aree che vanno dalla teologia alla musica e dalle scienze alla sperimentazione, il master in filosofia diretto da Riccardo Panattoni, docente di Filosofia morale dell'ateneo rappresenta una novità nell’ambito delle scienze filosofiche. Già nel titolo, ‘Filosofia come via di trasformazione’, il master indica un orientamento formativo. L’idea è quella di insegnare ai laureati a mettere in pratica conoscenze teoriche di base quali ad esempio la lettura e la risposta alle emergenze, l’uso efficace dei conflitti, o la conoscenza della differenze tra uomini e donne. Il master intende formare, da un punto di vista scientifico, figure con complesse competenze filosofiche e culturali in modo da rendere tali nozioni utili per ri-orientare in modo più positivo gli ambiti della vita pratica di ogni giorno.
Filosofi nel mondo del lavoro. Il master risponde ad una necessità concreta, quella di avere filosofi in ospedale, nei centri sociali, nelle scuole e nei contesti generali di lavoro, che siano in grado di interpretare una realtà in perenne cambiamento, in un periodo caratterizzato dall’eccesso di informazioni e dalla difficoltà di capire come orientarsi in questo mare magnum.
I valori aggiunti. La novità del corso sta nel fatto che i filosofi saranno in grado non solo di interpretare la realtà ma anche di formare i formatori e le formatrici del futuro. Come valore aggiunto, questo master, unico in Italia, prevede una formazione che prepara ad affrontare in modo diverso le posizioni attuali di uomini e donne, coinvolti in modo differente nelle trasformazioni che caratterizzano il presente e la società.