L’umorismo di Renzo Arbore è stato protagonista di una serata entusiasmante al Polo Zanotto. Luigi Spellini, direttore di Idem, e Marco Moretti, giornalista, hanno intervistato lo showman italiano. L’incontro era scandito da interventi musicali al ritmo di jazz eseguiti da Marco Pasetto al clarinetto, Maria Vicentini al violino e Pepe Gasparini al contrabbasso. Tema della conferenza la vita e le esperienze di Renzo Arbore. Molto vasta la partecipazione e il coinvolgimento del pubblico.
Renzo Arbore e collaboratori. Il protagonista della serata ha parlato per la maggior parte dei suoi passati collaboratori. Ha iniziato a raccontare di Giandomenico Boncompagni, molto importante per la sua esperienza radiofonica e con il quale ha iniziato il lavoro da dj. È passato poi al suo rapporto professionale con Mario Marenco, comico dall’umorismo surreale al quale si deve l’invenzione di molti personaggi come il colonnello Buttiglione, Catenacci. È arrivato infine a citare l’esperienza televisiva in “L’altra domenica”, poi trasformatasi in “Domenica in”.
Film e musica. Durante la conferenza è stato proiettato un frammento del film “Il papocchio” nel quale recitava Renzo Arbore con tutta la sua compagnia. Erano anche presenti numerosi interventi musicali. Il jazz è stato il tipo di musica privilegiato e Arbore si è anche cimentato nel canto. Ha cantato infatti “Do you know what it means to miss New Orleans”, La vita è tutta un quiz” e “Bingobongo”, durante le quali ha spinto anche il pubblico ad accompagnarlo. Ha concluso che il jazz è uno stile che gli piace molto perché riflette il suo stile lavorativo: entrambi si basano sull’improvvisazione. La conferenza è terminata con un breve accenno all’importanza da dare alle organizzazioni di beneficenza con le quali Renzo Arbore è molto impegnato.