Sono 7 i dottori di ricerca che hanno discusso la propria tesi lo scorso mese alla Scuola di Dottorato in Scienze dell’esercizio fisico e del movimento umano. Nel mese di maggio sono state ospitate alla Facoltà di Scienze Motorie due commissioni esterne multi-disciplinari, formate in prevalenza da ricercatori stranieri che hanno esaminato in due tranches i sette ricercatori che hanno presentato i propri lavori di dottorato.
I professori che hanno fatto parte delle commissioni sono Anne Rouard (Laboratoire de Modélisation des Activités Sportives. – Universitè de Savoie), Joseph Classen (University Hospital, Department of Neurology,Leipzig), Alberto Minetti (Facoltà di medicina dell'Università di Milano), Samuele Marcora (Centre for Sports Studies of Kent at Medway University of Kent), Russel Richardson (University of Utah, Salt Lake City) e Donald Paterson (University of Western Ontario) si sono complimentati con i dottorandi Gabriela Fernanda De Roia, Aukie De Vrijer, Emma Hawke, Massimo Venturelli, Elena zorzi, Fabio Pizzolato, Valeria Marconi per l’ottimo lavoro svolto, i temi originali e le basi solide della ricerca scientifica.
Questo dottorato di ricerca è volto a sviluppare nei ricercatori capacità multidiscipinari ed acquisizione di nozioni generali nel campo della ricerca sulle funzioni biologiche integrate con particolare enfasi sulla risposta e sull’adattamento dell’essere umano all’attività fisica ed all’esercizio in tutti le condizioni ambientali ed alla ricerca applicata alo sport, all’allenamento ed alle prestazioni. Il corso si propone anche di formare professionisti che siano in grado di sviluppare capacità di presentazione orale e scritta di dati sperimentali in un contesto scientificamente coerente ed in lingua inglese.
“I tre anni di dottorato di ricerca in scienze dell’esercizio fisico e del movimento umano afferente alla Scuola di Dottorato in Scienze Biomediche traslazionali – spiega Federico Schena, coordinatore dei corsi di dottorato di ricerca in esercizio fisico e movimento umano – prevedono un periodo in importanti laboratori all’estero e si completano con una tesi redatta e presentata completamente in lingua inglese. Inoltre la commissione con la quale ogni dottorando deve “difendere” la sua tesi è composta da ricercatori internazionali scelti per la loro specifica competenza nei vari temi di studio dei dottorandi. Questa modalità facilita la collocazione post-dottorale dei ricercatori all’estero, comprese le sedi più attraenti per le scienze dello sport come gli Stati Uniti, l’Australia e il nord Europa. Infatti alcuni di loro, grazie al lavoro svolto nella nostra facoltà, hanno potuto usufruire di opportunità di ricerca e collaborazione in istituti all’estero, come Massimo Venturelli che ha trascorso 7 mesi in Usa al dipartimento di Medicina Interna, sezione di Geriatria, laboratori di fisiologia cardiovascolare al VA Hospital, Utah University, Salt Lake City, Emma Hawke e Aukie De Vrijer che ha lavorato alla tesi di dottorato in co-tutela con l’Australia.
Carattere distintivo della formazione offerta dalla Scuola di Dottorato in Scienze Biomediche Traslazionali è la formazione attraverso la ricerca. Gli studenti di Dottorato sviluppano capacità analitiche, metodi sperimentali e una forma mentis che permettono di avanzare le conoscenze e risolvere problemi di frontiera nella loro disciplina, così da poter intraprendere carriere nella ricerca in università, enti pubblici o soggetti privati, o portare a qualunque professione scelgano lo spirito di scoperta e la disponibilità al rischio che si imparano facendo ricerca. Oltre agli insegnamenti inquadrati in ciascun corso di dottorato, la scuola offre insegnamenti, seminari, lezioni, a cui possono partecipare tutti gli studenti iscritti ai suoi corsi di dottorato.