Il fascino dell’Egitto ha conquistato prima Roma e poi, nel tempo, l’intero Occidente. Organizzata con il contributo di Enrico Maria Dal Pozzolo, docente di Museologia e storia dell’arte veneta dell’ateneo scaligero, la mostra “Venezia e l’Egitto” illustra il rapporto delle due civiltà nel corso di quasi due millenni. Allestita nella sala dello Scrutinio di Palazzo Ducale, a Venezia, si potrà visitare dal 1 ottobre al 22 gennaio 2012.
Quadri e ristampe dall’antica Roma all’800. Sono oltre 300 le opere, divise in nove sezioni, che raccontano come due civiltà si siano plasmate nel corso dei secoli. A emergere è un quadro vivido di contiguità, familiarità, di rapporti tra mondi diversi che si intreccia con storia, avventura, scienza e commerci. Il progetto scientifico, curato da Dal Pozzolo dell’università di Verona e da Rossella Dori e Maria Pia Pedani dell’Università Cà Foscari di Venezia, ha coinvolto 70 specialisti ed esperti impegnati nell’analisi dei materiali. “Questa mostra vuol essere un racconto – hanno dichiarato i tre organizzatori – Vuole presentare la più che millenaria storia dei rapporti tra Venezia e la terra d’Egitto utilizzando reperti, immagini, suggestioni provenienti dagli ambienti più vari e studiati in ambiti disciplinari diversi. Tutto a testimonianza di quanto vasti e diffusi sono stati i contatti tra la terra veneta e quella egiziana”.
Il percorso. Una mostra allestita per narrare una vicenda culturale complessa e articolata che va dai ritrovamenti archeologici che documentano relazioni in età classica, ai volti di Antonio e Cleopatra impressi su un’antica moneta ritrovata in Veneto, fino all’apertura del Canale di Suez. Le nove sezioni sono: Testimonianze egizie nel Veneto romano, Storie di San Marco, Il viaggio, Tesori, commercio e politica, L’Egitto immaginario, Intrecci culturali, Avventure ottocentesche degli esploratori, Tele di Ippolito Caffi, Canale di Suez. Importante sezione è quella dedicata all’Egitto immaginato, raffigurato, eternato dagli artisti veneti che affrontavano temi “egizi” nel dipingere le storie dell’Antico e del Nuovo Testamento. Tra questi Giorgione, Tiziano, Veronese, Tintoretto, Fiammingo fino ad arrivare ai pittori ottocenteschi come Molmenti e Pietro Paoletti. Tante le curiosità esposte come la mummia egiziana di Nehmeket (1069-525 a.C.), alla maschera funeraria d’oro della XXVI-XXX dinastia, dalla collana di conchiglie del Nilo alla Mummia del coccodrillo, incarnazione del Dio Sobek.
Una mostra che racconta di storia, cultura, arte, ma anche di sogni.
Info su www.visitmuve.it .Orari mostra: Dal 1 al 30 ottobre dalle 8.30 alle 19.00, dal 1 novembre al 22 gennaio dalle 8.30 alle 17.30