L’educazione umana. È di questo che si occupa Luigina Mortari, docente di Pedagogia dell’ateneo scaligero. E questo è anche il titolo di uno degli appuntamenti del ricco programma della XVI^ edizione di Festivaletteratura a Mantova, a cui Mortari parteciperà insieme a Zygmunt Bauman, grande sociologo e filosofo polacco e autore del libro “Conversazioni sull’educazione” insieme a Riccardo Mazzeo, anch’egli presente all’incontro. Dal 5 al 9 settembre, in diversi luoghi della città, ospiti internazionali, scrittori e saggisti noti e ancora da scoprire saranno i protagonisti di eventi, letture e laboratori. Idee e memorie contro la crisi, non solo economica, tutte accomunate da una certezza: è attraverso le voci più differenti, attraverso le idee e i vicinati inediti che si crea dialogo e produzione intellettuale.
Gli educatori del nostro tempo. L’evento “L’educazione umana”, che si terrà sabato 8 settembre alle 17.15 in Piazza Castello, sarà un’occasione per una riflessione aperta sugli difficoltà dell’educazione in un momento di diffusa incertezza. Quale ruolo dovrebbero rivestire gli educatori ora che i giovani vivono una profonda insicurezza rispetto al loro futuro? Qual è il ruolo dell’educazione in un tempo che in cui l’idea di un modello unico e condiviso di umanità sembra essere il residuo di un’era ormai conclusa? Quesiti sui quali Bauman e Mazzeo si sono soffermati nel loro libro e che riporteranno all’attenzione del pubblico del festival, supportati dall’intervento di Mortari. “La situazione attuale richiede un profondo ripensamento dei modelli educativi adottati a livello scolastico – ha scritto Bauman – Oggi è necessario per gli educatori riposizionarsi continuamente nei confronti dei giovani, rimettendo in discussione le categorie di insegnamento e apprendimento in un momento di continua rivoluzione della conoscenza”. Il biglietto d’ingresso alla conferenza è di 4,50 euro.
16° Festivaletteratura. Mantova reagisce alla crisi economica e alle del recente sisma che ha colpito il territorio e propone un festival che non ha nulla da invidiare alle edizioni precedenti, animato dallo stesso spirito dell’anno d’esordio, il 1997. La città chiama a sé autori e lettori, per rinascere e vivere come luogo di dialogo e produzione di idee e narrazioni, offrendo per cinque giorni suggestioni e letture da mettere a frutto nei mesi a seguire. I grandi nomi della letteratura come Seamus Heaney a Ngugi Wa Thiongo saranno presenti insieme ad ospiti inusuali come Shaul Ladany e Jan Douwe van der Ploeg. Altri ancora ritorneranno, tra questi Englander e Pablo d’Ors. Sempre viva sarà l’attenzione per la poesia, con gli omaggi a Turoldo e Szymborska, una retrospettiva per il premio nobel Toni Morrison e uno sguardo anche alla storia recente. Le forme e i generi della letteratura verranno indagati secondo modalità di volta in volta diverse ma che puntano a metterne in luce specificità stilistiche, potenzialità creativa, apertura alla contaminazione, attraverso il confronto tra gli interpreti o incursioni a volte più ludiche e spettacolari.