Presentati i temi, i percorsi, laboratori e seminari della quinta edizione di Infinitamente, il festival culturale di Scienze e Arti realizzato dall’Università di Verona in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune ed il Consorzio Verona Tuttintorno in programma dal 11 al 17 marzo, in concomitanza con la Brain Awareness Week, settimana internazionale dedicata alla ricerca nell’ambito delle Neuroscienze. La quinta edizione sarà intitolata: “L’attrazione. Dall’uomo all’universo. I magnetismi della vita”. Sarà incentrata sui concetti chiave di “attrazione e relazione”, per capire quali siano i processi e i fattori che, a partire dall’ambito delle Neuroscienze, determinano la possibilità di sviluppare l’impulso attrattivo verso qualcuno o qualcosa. Questi concetti sono particolarmente suggestivi non solo per i riferimenti alle scienze cognitive, naturali, matematiche e fisiche, ma anche per tutti i possibili rimandi agli ambiti psicologici e psicanalitici, filosofici, storici, letterari, linguistici, artistici, sociologici. Infinitamente 2013 è un cartellone di incontri, mostre, laboratori e spettacoli che per un’intera settimana, dall’11 al 17 marzo, offrirà una molteplicità di proposte.
Più di 90 eventi con la partecipazione di oltre 150 protagonisti che esporteranno l’università e i suoi saperi al di fuori dei consueti luoghi accademici. Giovanni Berlucchi, docente di Fisiologia e Psicologia dell’ateneo scaligero ha sottolineato come «Infinitamente sarà un’ottima vetrina per tutta la città di Verona. Noti personaggi del mondo del sapere ci guideranno alla scoperta di angoli nascosti. Il mio invito è di alzare gli occhi perché Verona è una città da godere con tutti i sensi». Guido Fumagalli, delegato per il rettore alla Ricerca ha ribadito che «la scienza è per tutti, la scienza è di tutti. E la nostra missione è riuscire a trasmetterla e a diffonderla nei suoi contenuti e nella sua passione. Quest’anno, inoltre, alla città verrà offerta la possibilità di dare un aiuto concreto alla ricerca attraverso delle donazioni libere e detraibili. Tutti i cittadini possono, quindi, dare un grande sostegno alla nostra missione necessaria non solo per il mondo accademico, ma anche per tutta la comunità». Anche Marina Bentivoglio, direttore del dipartimento di Scienze Neurologiche, neuropsicologiche, morfologiche e motorie ha affermato che «Verona è la città dell’amore per eccellenza e parlare dell’amore, quindi, è quasi d’obbligo. Un tema piacevole, di cui tutti possiamo godere con gioia. In un periodo in cui siamo bombardati da brutte notizie è giusto parlare di quanto e come riusciamo a volerci bene al di là del fatto che siamo senza stipendio e disperati». Guido Avezzù, docente di Lingua e letteratura greca ha posto l’attenzione su un appuntamento specifico del festival. «Il reading filosofico musicale che abbiamo pensato e realizzato per la manifestazione sarà un percorso sull’amore e sul romanticismo. Per l’occasione abbiamo riadattato una parte del Simposio di Platone, il mito dell’androgino con cui il poeta cerca di trovare un motivo all’incessante ricerca dell’uomo, di una persona con cui stare tutta la vita. Uno spunto di riflessione e dibattito per capire perché gli amanti, come emisferi separati, si cercano appassionatamente». Francesca Monti, docente di Fisica sperimentale ha svelato che «nel percorso sul magnetismo e sull’attrazione in fisica vogliamo riuscire a trasmettere la passione insita in chi fa scienza in qualunque campo e stimolare nelle persone lo stupore e la meraviglia di fronte alla natura che si manifesta in fisica e astrofisica. Dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande. Dalla recente scoperta del bosone di Higgs, origine di tutte le attrazioni, alla relazione sui buchi neri, l’infinita attrazione per eccellenza». Infine Loredana Olivato, cattedra di Storia dell’Arte all’ateneo di Verona ha sottolineato che «il nostro contributo all’evento sarà proposto attraverso un percorso iconografico che vuole essere anche divertente. Gli storici d’arte, infatti, hanno, più di chiunque altro, la capacità di attirare e coinvolgere la gente. I partecipanti saranno accompagnati alla scoperta delle evoluzioni del collezionismo».
Laboratori e seminari
Con il festival si rinnova anche quest’anno l’appuntamento oramai consolidato con la formazione. In programma giovedì 14, a partire dalle 15.30, due seminari di approfondimento dedicati ai professionisti dell’informazione e al mondo della scuola. Nell’aula magna di Giurisprudenza, Daniele Butturini, ricercatore in Diritto costituzionale dell’università di Verona,Laura Calafà, docente di Diritto del lavoro dell’università di Verona,Giorgio Gosetti, ricercatore in Sociologia dei processi economici e del lavoro dell’ateneo scaligero, Cristiano Costantino Loddo, dottorando di ricerca in Diritto ed economia dell’impresa, discipline interne ed internazionali e Donata Gottardi, direttore del dipartimento di Scienze Giuridiche di ateneo che si confronteranno sul tema “Reato di stalking”. Si tratta di una tematica particolarmente attuale che è diventata uno dei temi spesso posti al centro del dibattito pubblico. Se ne parlerà con riferimento al mondo del lavoro e con la declinazione nel reato di mobbing, mentre la parte finale dell’incontro sarà incentrata essenzialmente sul mondo dell’informazione con il contributo conclusivo affidato a Peter Gomez, direttore de “Il fatto Quotidiano” on line che interverrà sul tema “Giornalisti o molestatori? Sfide e limiti del giornalismo d’inchiesta”. Nell’auditorium della Gran Guardia, invece, sempre giovedì 14, a partire dalle 15.30, si terrà ilseminario per gli insegnanti“Ascoltare le voci dell’infanzia: una rinnovata sfida educativa” conAnna Oliviero Ferraris, Francesco TonuccieSilvia Blezza Picherle. Il seminario intende affrontare il problema dell’ascolto del bambino da sempre al centro dell’educazione. Mai come oggi è necessario rimetterlo al centro dell’attenzione, perché, nonostante le apparenze di un mondo che sembra offrire tutto e di più all’infanzia e ai giovani, gli adulti si dimostrano sempre più inascoltanti nei diversi contesti educativi, sia formali che informali. Sommersi dall’industria culturale che li considera solo dei consumatori e dagli adulti sempre frettolosamente presi dai loro impegni e concentrati su se stessi, i bisogni psicologici e spirituali dei bambini e dei ragazzi non vengono presi in considerazione. C’è bisogno, quindi, di una rinnovata riflessione sul modo di essere degli adulti, soprattutto degli educatori, al fine di rivedere quegli atteggiamenti comunicativi che sembrano ascoltanti ma nella maggior parte dei casi non lo sono.
15 i laboratori per bambini e adulti. Momenti ludico-didattici allestiti in biblioteca Civica, all’Arsenale, al Museo civico di storia naturale e dell’Educandato agli Angeli in cui i bambini e gli adulti potranno scoprirsi scienziati in erba, conoscere temi naturalistico – preistorici, scoprire la Luna, improvvisarsi alchimisti, ma anche imparare l’informatica, la matematica e la geometria. Il pubblico potrà avvicinarsi alla digital finger painting, manipolare argilla, conchiglie, rocce, ocra e denti di animali, materiali usati dall’uomo preistorico per sperimentare nuove tecniche produttive e, attraverso la decorazione, rappresentare il proprio universo e costruire giocattoli e marchingegni con materie prime. E ancora scoprire perché la luna e i pianeti influenzano l’uomo e la natura e risalire alle origini di Verona sulle tracce geo-antropiche e paesaggistiche del nostro territorio.
I laboratori si terranno sabato 16 e domenica 17. L’accesso è consentito solo su prenotazione, fino ad esaurimento posti. Le prenotazioni si ricevono dal 4 al 16 marzo, al numero: 045 036353. Giorni e orari di prenotazione: dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 13 e dalle 14 alle 16.15. Sabato 9 e 16 marzo dalle 9 alle 13.
Il programma del festival ed eventuali variazioni sono consultabili su www.infinitamente.univr.it