Si è festeggiata il 27 settembre in tutta Europa la "Notte europea dei ricercatori". Nel Triveneto la manifestazione ha coinvolto gli atenei di Verona, Padova, Trieste, Udine, Venezia Ca’ Foscari, Iuav, l’Inaf – Istituto Nazionale di Astrofisica, Unioncamere e la Regione del Veneto. Molti i ricercatori di ateneo che ha coordinatore della nuova edizione di "Nordestnight ", hanno potuto esporre i risultati del proprio lavoro. Sono stati numerosi coloro che sono si sono alternati per tutta la serata sul palco allestito nella Loggia di fra Giocondo in Piazza dei Signori.
Tra i protagonisti della serarata Mauro Krampera, docente di Patologia sistematica , che da anni lavora sulle cellule staminali. Il laboratorio di ricerca sulle cellule staminali è nato nel 2005 all'interno della sezione di Ematologia del professor Giovanni Pizzolocon l'obiettivo di applicare e ampliare progetti di ricerca che riguardano l'ambito delle cellule staminali emopoietiche, cioè quelle che servono per rigenerare il sangue. Il centro lavora anche nell'ambito della medicina rigenerativa, in particolare sulle cellule staminali delle meningi, attraverso numerosi progetti che hanno il compito di finalizzare le ricerche di base per una loro possibile applicazione in ambito clinico. "Il passo non è breve – ha spiegato Krampera – sono necessari diversi anni di ricerca, diversi approcci e finanziamenti a questo scopo, ma l'obiettivo è di traslare la ricerca di base nella ricerca applicativa nell'uomo".
Oltre alle testimonianze dei vari ricercatori, sono stati organizzate numerose iniziative. Alle 21 ha preso il via da Piazza dei Signori il Ciclotour della ricerca con lo slogan "La bici muove le idee", organizzato in collaborazione con gli "Amici della bicicletta". Il percorso, diviso in sette postazioni, ha toccato alcune delle vie e delle scuole di Verona dedicate a studiosi e ricercatori veronesi. Sono personaggi più o meno conosciuti: Abramo Massalongo, Achille Forti, Arcidiacono Pacifico, Cesare Lombroso, Girolamo Fracastoro, Scipione Maffei ed Enrico Noris. Ogni sosta è stata accompagnata da alcune letture delle storie di questi personaggi curate dall'attore teatrale Franco Cappa. Ai partecipanti è stato consegnato alla partenza un bracciale su cui era impresso lo slogan dell'iniziativa.
A chiudere la serata è stato Roberto Puliero con il suo spettacolo "La storia del vilàn", accompagnato alla fisarmonica da Tomas Sinigaglia. Il testo, scritto da Marino Zampieri, ha ripercorso la figura del "villano" nella letteratura, in particolare attraverso la "satira antivillanesca" dei racconti satirici francesi di epoca medievale. Nel suo monologo Puliero ha dato particolare spazio alla visione di Giorgio Sommariva, illustre e misconosciuto poeta veronese del Quattrocento, che è considerato da molti un anticipatore del linguaggio di Ruzante. Proprio nei testi di Ruzante il "vilàn" e la realtà contadina diventano protagonisti e approdano alla loro più alta espressione.