Il veronese Francesco Andreoli, dottore di ricerca in Economia e finanza del Dipartimento di Scienze economiche diretto da Diego Lubian, ha vinto il premio della Società italiana degli economisti, Sie, per la migliore tesi di dottorato di ricerca, edizione 2013. L'annuncio è stato dato durante la riunione scientifica annuale della Sie che si è tenuta nei giorni scorsi a Bologna. La tesi di Andreoli ha beneficiato dell’accordo di co-tutela tra il Thema, centro di ricerca in economia e gestione della scienza che si trova all’universitè de Cergy-Pontoise in Francia e il dipartimento di Scienze Economiche dell’ateneo. Attualmente Andreoli è ricercatore post-doc al Ceps-Instead, centro di riferimento internazionale nel campo delle scienze sociali, in Lussemburgo. Il suo progetto è finanziato da una borsa Marie Curie e dal Fondo di ricerca nazionale del Lussemburgo.
La tesi. Il concetto di uguaglianza delle opportunità sta acquisendo crescente notorietà e supporto, sia tra gli accademici che in politica, come criterio sociale condiviso e come obiettivo strategico da perseguire nell’implementazione delle politiche distributive e ridistributive di importanti dimensioni del benessere degli individui e della società, come i redditi, l’accesso alla salute e all’istruzione e, più in generale, i profili di opportunità.
“L’analisi che ho condotto – afferma Andreoli – dimostra l’equivalenza tra i principi di opportunità e uguaglianza ed i modelli statistici utilizzati per misurare il grado di dissomiglianza tra profili di opportunità. I modelli di dissomiglianza che ho studiato nella mia tesi sono implementabili attraverso sofisticati test empirici che possono essere utilizzati con tutti i tipi di micro-dati comunemente adottati nelle analisi di valutazione di politiche pubbliche. Per confermare la rilevanza empirica di questi metodi, ho applicato il modello di dissomiglianza all’analisi delle diverse politiche in ambito scolastico, attuate in Italia e in Francia. Dall’analisi emerge un’importante evidenza. Le politiche di espansione dell’accesso al sistema scolastico, che coinvolgono gli studenti all’inizio della loro carriera, hanno un marcato potenziale redistributivo che compensa le disuguaglianze di reddito e premiano il merito. Questo, nonostante tali logiche, siano spesso ignorate dai decisori politici a causa degli alti costi organizzativi e dei bassi rendimenti attesi. Questi risultati lasciano intuire l’importanza di una analisi congiunta di efficienza e di equità quando si è chiamati a valutare l’intervento pubblico attraverso politiche sociali o redistributive”.
Il protagonista. Francesco Andreoli è un economista pubblico interessato alla valutazione del benessere e all'analisi delle politiche pubbliche, con una particolare attenzione per l'uguaglianza delle opportunità. La sua ricerca mira a stabilire criteri empiricamente implementabili per misurare e valutare la possibilità di equalizzazione di impatto delle politiche sociali , che vanno oltre la tradizionale analisi costi-benefici, insieme con le preoccupazioni di efficienza . La validità di tali criteri si estende oltre l'uguaglianza delle opportunità quadro. In realtà, essi possono essere adottati per verificare e valutare le politiche orientate alla inclusione sociale che interessano la scuola, il residenziale, il lavoro, la discriminazione sul mercato del lavoro , la mobilità intergenerazionale , le interazioni sociali , la disuguaglianza e la qualità della vita.
05.11.2013