"Improving Mental Health Care. The Global Challenge" è il titolo del volume pubblicato a New York dalla casa editrice Wiley. Il libro, curato da Graham Thornicroft, Mirella Ruggeri e David Goldberg, è dedicato a Michele Tansella, già ordinario di Psichiatria all’università di Verona e ispirato al suo lavoro nel campo della salute mentale. Composto da venticinque capitoli, è stato realizzato da 69 autori, tutti colleghi che nel corso degli anni hanno collaborato con Tansella e hanno voluto così rendergli omaggio. Un riconoscimento davvero di prestigio per il professor Tansella, dal momento che è la prima volta che viene dedicato un libro all’estero ad uno psichiatra italiano in occasione del suo pensionamento.
Il libro è stato presentato in occasione del simposio “Improving the global architecture of mental health care” tenutosi il 2 ottobre al Polo Zanotto. Il libro comprende quattro sezioni e individua le sfide legate ai servizi di salute mentale nei Paesi di basso, medio e alto reddito. L’obiettivo è infatti quello di fare il punto su come migliorare la salute mentale in questi contesti e su come organizzarne i servizi. In particolare l'ultima sezione descrive il modo migliore per offrire nuove forme di cura , tenendo conto delle risorse umane disponibili. La salute mentale rappresenta una delle principali sfide della salute globale e questo libro propone soluzioni e opinioni per dare un contributo significativo su questo tema a livello mondiale.
“Il professor Tansella è cordiale, spiritoso e di eccellente compagnia. E’ molto orgoglioso di ciò che è stato ottenuto a Verona ed è stato uno dei maggiori protagonisti nello sviluppo di servizi per persone con malattie mentali in tutto il mondo”. Così parlano di lui i suoi colleghi nella dedica contenuta nel volume. Nato a Bari il 2 ottobre 1942, Michele Tansella si è laureato nel luglio1966 con una tesi intitolata ‘Le modificazioni elettroencefalografiche da psicofarmaci. Contributo clinico-sperimentale’. Allievo di Antonio Balestrieri dopo un periodo di formazione a Londra all'Istituto di psichiatria dell'università, dal 1970 Tansella ha svolto la sua attività nell'università di Verona ed è stato preside della facoltà di Medicina e chirurgia dal 2006 al 2012. Ha reso noti a livello internazionale i servizi di salute mentale di Verona e il suo modello è stato esportato in molti Paesi. Dal 1970 ad oggi ha formato 350 psichiatri e ha pubblicato più di 300 articoli scientifici, oltre 100 capitoli di libri e ha curato numerose monografie e volumi, alcuni dei quali tradotti in molte lingue. Nel 1979 ha dato vita al registro di casi psichiatrici di Verona ancora oggi attivo. Ma la tappa più importante del suo percorso è segnata dal 23 febbraio 1987 quando, sotto la sua guida, la sezione di Psichiatria e la sezione di Psicologia clinica del dipartimento di Sanità pubblica e Medicina di comunità dell’università di Verona furono ufficialmente designate Centro collaboratore dell’organizzazione mondiale della sanità (Oms). Dal febbraio di quell’anno, il Centro di Verona diretto da Tansella ha mantenuto questo ruolo all’interno dell’Oms, rivestendo incarichi di prestigio e collaborando a progetti che hanno influito sulle politiche sanitarie in termini di salute mentale su scala internazionale. Nel 1996 il Centro Oms di Verona ha cambiato nome divenendo ufficialmente “Centro collaboratore Oms per la ricerca e la formazione in salute mentale e per la valutazione dei servizi”. La denominazione sottolinea l’ambito specifico di collaborazione che il Centro di Verona ha con l’importante istituzione sanitaria con sede a Ginevra, ambito che si coniuga con la tradizione di studi condotti fin dagli anni Settanta del secolo scorso da Michele Tansella, assieme al nutrito gruppo di suoi allievi e collaboratori.
20/12/2013