Dal primo giugno Vladia Monsurrò, ricercatrice del dipartimento di Patologia e diagnostica dell’ateneo diretto da Aldo Scarpa, si è unita all’organico dell’European research council executive agency (Ercea) a Bruxelles come Esperto nazionale distaccato (End), per supportare la gestione del nuovo programma quadro della Commissione Europea Horizon 2020 in qualità di “scientific officer”. In particolare, Monsurrò è stata chiamata come esperta di immunologia, biologia molecolare, patologia, diagnostica e clinical trials sperimentali. "Sarà un piacere poter contribuire all’avanzamento scientifico dell’Europa utilizzando finalmente le competenze sviluppate in questi anni – spiega la ricercatrice – Essendo il primo docente universitario dell’ateneo ad affrontare questa tipologia di percorso, spero che la mia esperienza si riveli utile per stimolare anche i miei colleghi a mettersi in gioco sfruttando le proprie potenzialità in ambito europeo. Inoltre, con Mario Pezzotti, delegato del rettore alla Ricerca e con Maria Gabaldo, responsabile dell’Ufficio ricerca, stiamo anche pensando a come poter creare una rete che possa aiutare il nostro ateneo ad essere più vicino alle istituzioni europee”.
Con un dottorato di ricerca in medicina di laboratorio e una specializzazione in Patologia clinica, Vladia Monsurrò è ora al termine di un Mba all’università di Leicester. Dopo un lungo periodo trascorso negli Stati Uniti, prima al National institutes of health e poi nella ditta Cosmo bioscience, ha vinto un posto da ricercatore all’università di Verona, dove ha fondato il laboratorio di Immunologia e terapie innovative, focalizzandosi principalmente sulle potenzialità che i virus oncolitici hanno come potenti agenti antitumorali. Ricerche che hanno portato a più di dieci pubblicazioni in riviste internazionali e alla stesura di un contributo monografico.
“Nonostante la passione e il duro lavoro – spiega Monsurrò – non è semplice fare ricerca in una situazione di totale precarietà e assenza di personale di supporto ora che per i ricercatori si è fatto ancora più competitivo, se non impossibile, l’accesso a finanziamenti di entità tale da poter portare avanti programmi di ricerca complessi, vedo nei fondi europei l’unica vera e meritocratica via per poter costruire un futuro nella ricerca”.
Dopo 6 anni di esperienza italiana, Monsurrò è quindi convinta che questo nuovo incarico aiuterà lei e i ricercatori volenterosi dell’ateneo nella comprensione dei meccanismi che regolano la distribuzione dei fondi europei. “Purtroppo, a volte, le buone idee non bastano a passare tutti i livelli di revisione e i ricercatori non sono sufficientemente capaci di costruire il giusto “brand” per i loro progetti”.
"Sono molto contenta – dichiara Monsurrò – di potermi unire ad un'istituzione che ha come obiettivo l’eccellenza nella ricerca poiché questo si allinea alla mia visione, una cultura dell’eccellenza e della ricerca cutting edge che purtroppo in Italia non è sempre facile perseguire. Ringrazio il rettore Nicola Sartor, il direttore di dipartimento Aldo Scarpa e il dipartimento tutto che mi hanno supportata in questa nuova avventura, assicurando loro che farò del mio meglio per rappresentare il nostro ateneo con professionalità e competenza”.
26.08.2014