Il tema dell’umanizzazione delle cure sta assumendo grande rilevanza, al punto da essere inserito per la prima volta nel Patto per la Salute 2014-2016, laddove si afferma che “nel rispetto della centralità della persona nella sua interezza fisica, psicologica e sociale, le Regioni e le Province autonome s’impegnano ad attuare interventi di umanizzazione in ambito sanitario che coinvolgano aspetti strutturali, organizzativi e relazionali dell’assistenza”.
"Umanizzare le cure – spiega Alfredo Guglielmi, presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia – non significa solo garantire maggiore attenzione ad aspetti quali l’accessibilità, la comunicazione, la formazione, il rispetto dei bisogni del malato. Oggi in ospedale si guarisce, ma entrarci, specie se per lunghi periodi di degenza, equivale anche ad abbandonare le abitudini quotidiane, ridurre i rapporti con il mondo esterno e le relazioni sociali. Ancora oggi, ospedalizzazione equivale a subire un peggioramento della qualità della vita. L’aumento di questa consapevolezza, unito alla crescente attenzione e richiesta di adeguamento degli standard di vita, ha spinto numerose organizzazioni a studiare e mettere a punto interventi mirati verso una “umanizzazione” dell’ospedale.
La qualità che si cerca nei progetti di umanizzazione, infatti, non è solo quella medica, ma coinvolge una sfera molto più ampia che va da quella assistenziale a quella logistica e ambientale, ai rapporti con i familiari dei pazienti passando attraverso lo snellimento della burocrazia e l’organizzazione di attività ricreative “sociali”. Non una questione etica o filosofica dunque, o per lo meno non solo. L’umanizzazione dell’ospedale è un processo che salda etica e formazione del personale, cambiamenti strutturali ed impegno concreto verso la creazione di una cultura innovativa.
Per questo Guglielmi ha organizzato un evento che si terrà il 29 dicembre alle 16.00 nell’Aula Magna G. de Sandre del Policlinico di Borgo Roma, nel corso del quale l’avvocato Maurizio De Vecchi terrà una “conversazione” sulla figura umana e musicale del compositore Gustav Mahler.
L’avvocato De Vecchi è uno dei massimi esperti e conoscitori del Compositore, già membro dell’Internationale Gustav Mahler Gesellschaft di Vienna e dellaSociété Amicale Gustav Mahler di Parigi. Vaste le sue relazioni con i maggiori studiosi mondiali di Mahler: da Henry Louis De La Grange al Prof. Hubert Stuppner; dai compianti Ugo Duse a Hertha e Kurt Blaukopf, a Isabelle Werck.
Al termine della conferenza il soprano Silvia Eon Young Cho, accompagnata al piano dalla Maestra Luisa Zecchinelli, proporrà alcuni “lieder” del periodo giovanile dell’Autore. L’evento, rivolto ai medici, ai docenti del nostro Ateneo, al personale infermieristico, ai pazienti degenti, ai loro familiari e agli studenti, intende offrire a tutti l’opportunità di trascorrere assieme un pomeriggio diverso in questo periodo di festività.
23.12.2015