Si è svolta dal 2 al 5 novembre a Bayreuth la quarta edizione del seminario congiunto che coinvolge il dipartimento di Scienze giuridiche dell’università di Verona e l'ateneo tedesco di Bayreuth. L'iniziativa è stata organizzata sotto la direzione scientifica di Stefano Troiano, docente di Diritto privato di ateneo, per il versante italiano e di Martin Schmidt-Kessel per l'università di Bayreuth, anche grazie al contributo del Deutscher Akademischer Austauschdienst, Daad e della AirDolomiti.
Per il secondo anno consecutivo, il seminario si inserisce nel quadro delle attività del programma di dottorato congiunto tra le due università in tema di “Diritto e attuazione del diritto in Europa” (in tedesco Recht und Rechtsdurchsetzung in Europa), che permetterà ai partecipanti di conseguire il doppio titolo di dottore di ricerca, valido sia in Italia sia in Germania. Per l’importanza dell’esperienza, e a dimostrazione del pregio scientifico dei risultati raggiunti, si è deciso che gli atti del seminario saranno a breve oggetto di pubblicazione. Un progetto che proseguirà anche l'anno prossimo: gli organizzatori hanno già fissato la data della quinta edizione del seminario che si svolgerà dall’8 al 10 novembre 2017 a Verona.
L’evento ha visto come protagonisti docenti, ricercatori, dottorandi e studenti delle due università. Molto nutrito il contributo di parte italiana: hanno preso parte alla discussione dodici dottorandi e tre studenti veronesi, selezionati tra le numerose richieste pervenute, a dimostrazione del grande l’interesse che l’iniziativa ha riscosso anche tra le file dei più giovani. Ai lavori seminariali sono intervenuti anche i dottorandi inseriti nel programma di dottorato congiunto, che hanno esposto lo stato di avanzamento della propria ricerca. Tra questi i dottori Claudia Callipari, Michael Demmer e, a partire dall’anno in corso, Martina D’Onofrio. “Il programma di dottorato congiunto – ha sottolineato Schmidt-Kessel – coniuga alla perfezione, l’internazionalizzazione, da un lato, e il sostegno alla formazione di nuove leve nella ricerca, dall’altro. Il legame che in questo modo viene a crearsi tra le discipline nazionali, ognuna con i suoi punti di forza e le sue caratteristiche, per mezzo sia della discussione comune sia della comparazione giuridica, si risolve in una fonte di approfondimento delle conoscenze scientifiche particolarmente fruttuosa anche per noi qui a Bayreuth”.
Ciascun relatore ha contribuito, dalla prospettiva della propria disciplina, ad alimentare il dibattito scientifico sui temi oggetto del seminario, affrontati in un contesto interdisciplinare. Sono state approfondite tematiche attuali del diritto civile, penale e romano, della tutela del consumatore, ma anche del diritto commerciale, del lavoro, dell’Unione europea, dell’ambiente e dell’energia. Particolare interesse hanno suscitato le nuove sfide che l’evoluzione della tecnologia e dell’informatica pone al giurista contemporaneo nei vari ambiti del diritto europeo. “Desidero ringraziare sentitamente– ha dichiarato Troiano – tutti i partecipanti, iniziando dai relatori, docenti e dottorandi, che hanno interpretato nel migliore dei modi e con successo il loro ruolo, come testimoniato dalle vivaci e partecipate discussioni che hanno seguito le varie relazioni, continuando con quanti hanno partecipato, appunto, attivamente alla discussione, offrendo stimoli e sollecitazioni sempre di grande interesse e, non ultimo, spendendo un grazie particolare per coloro che hanno coadiuvato in prima persona il prof. Schmidt-Kessel e me nell'organizzazione, ovvero i dottori Jonas Kabisch e Claudia Callipari.Un doveroso ringraziamento – ha aggiunto Troiano – va infine a chi con il suo generoso contributo ha concretamente reso possibile questo Seminario, in particolare la AirDolomiti, che, come già avvenuto nell’edizione scorsa, ha contribuito a finanziare i passaggi aerei di molti dei partecipanti e al Daad, che ha assicurato la copertura di tutte le altre spese, oltre, naturalmente, sotto il profilo amministrativo, al personale dell’Universität Bayreuth e del dipartimento di Scienze giuridiche dell’università di Verona”.
02.12.2016