Enter Hamlet, tradotto Entra Amleto, è il titolo dello spettacolo che ha aperto la rassegna teatrale Verona Shakespeare Fringe Festival al teatro Camploy martedì 22 agosto. La rappresentazione d’esordio, interamente in lingua inglese, è stata messa in scena dalla Persona Theater Company. Avra Sidiropoulou, direttrice della compagnia teatrale greca, era presente a bordo palco per dirigere l’opera da lei stessa ideata.
A metterci in contatto diretto con il tragediografo inglese è il Centro Skenè dell’università di Verona insieme al Comune. “Credo sia un’occasione, sia per l’università che per la cittadinanza, di vedere come Shakespeare continui a parlarci in tante lingue e culture diverse. Venire ad assistere agli spettacoli può, di certo, dare nuovi stimoli nel mondo in cui viviamo”, ha spiegato Silvia Bigliazzi, direttrice del Centro di Ricerca Skenè.
Enter Hamlet affronta il tormento di Amleto attraverso una rievocazione dei fantasmi del passato. A interpretarlo Elena Pellone, protagonista unica al centro della scena. L’attrice si è mossa nella scenografia minimale composta da cubi dislocati sul palco e spostati di volta in volta per coniugare il monologo con il linguaggio del corpo. I suoi movimenti sul palco sono solo un’illusione di progressione, la dura realtà affrontata è un’altra. Quella di un continuo peregrinare introspettivo, che indaga gli aspetti scomodi della vita dell’eroe e di tutti noi: il tradimento famigliare, il desiderio sessuale, l’auto sabotaggio, il rifiuto di lasciarsi andare. L’installazione di tre schermi alle spalle dell’attrice ha prodotto un effetto evocativo grazie alle immagini mostrate. Le proiezioni, spesso provocanti, hanno permesso un rimando continuo ai ricordi di una vita fatta di incontri con familiari, amici, amanti e rivali. La sperimentazione con diversi tipi di linguaggio ed espressione è tra gli elementi distintivi della compagnia teatrale greca. Emblematiche anche le musiche di Alessandra Bonetti. Con clarinetto, fagotto e flauto traverso, la musicista ha scandito con maestria gli interrogativi esistenziali dell’eroe shakespeariano. Laddove si vede una fine, è fondamentale scorgerci anche degli inizi. È un significato, ma non il solo, che si può attribuire allo spettacolo.
Gli spettacoli al Camploy, inseriti nel cartellone dell’Estate teatrale veronese, proseguiranno con diversi appuntamenti fino a domenica 28 agosto. Il programma completo è disponibile sulla pagina dell’università.