Fino al 31 gennaio la Biblioteca Arturo Frinzi dell’università di Verona ospita una mostra fotografica per celebrare i 50 anni del Servizio civile all’Opera Don Calabria (1974-2024). L’iniziativa, intitolata “50 anni di obiezioni. Don Calabria con i giovani per la pace”, vuole rendere omaggio alla storia dell’obiezione di coscienza e al percorso che ha portato all’attuale Servizio civile universale.
L’esposizione offrirà un momento di riflessione su un tema di grande rilevanza storica e sociale. Visitatori e visitatrici potranno immergersi in un viaggio che, attraverso immagini e documenti, ripercorre la nascita e l’evoluzione dell’obiezione di coscienza in Italia. La mostra è stata realizzata grazie alla collaborazione del Sistema bibliotecario di ateneo, dell’ufficio di Servizio civile dell’Opera Don Calabria, del Movimento Nonviolento e dell’università di Padova, con il patrocinio del Comune di Verona.
La prima parte dell’esposizione è dedicata alla storia dell’obiezione di coscienza: dal riconoscimento ufficiale avvenuto nel 1972, alla successiva istituzione del Servizio civile nazionale nel 2001, fino alla trasformazione in Servizio civile universale. Un approfondimento specifico è riservato alla situazione contemporanea in Russia, Ucraina e Bielorussia, offrendo un’analisi sulla nonviolenza come strumento di resistenza in contesti di conflitto.
La seconda parte della mostra esplora invece l’esperienza del Servizio civile all’Opera Don Calabria a partire dai primi obiettori accolti negli anni Settanta, fino ai numerosi giovani negli anni successivi. Una sezione speciale, basata su una ricerca condotta dall’università di Padova, illustra chi sono gli operatori e le operatrici volontarie che hanno partecipato ai progetti di Servizio civile tra il 2002 e il 2022.
La mostra, composta da 30 pannelli autoportanti, è aperta al pubblico tutti i giorni, dalle 8 alle 23.30. L’ingresso è gratuito, offrendo così a visitatrici e visitatori ‘opportunità di conoscere e approfondire il valore del Servizio civile come esperienza formativa e come contributo concreto alla costruzione della pace.
“La mostra proposta dal don Calabria racconta la lunga storia della lotta per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza, ricordando il contesto in cui è nato il servizio civile, che in cinquant’anni ha cambiato nome, forma e regole ma non ha perso il suo valore: servire lo Stato con le armi della solidarietà, nel rispetto dei valori della nostra Costituzione. Inoltre, nel grave contesto internazionale in cui viviamo, è anche un potente messaggio di Pace, come testimoniano i pannelli dedicati all’obiezione di coscienza praticata oggi da ragazze e ragazzi in Ucraina e in Bielorussia”, ha sottolineato Daniela Brunelli, direttrice del Sistema bibliotecario di ateneo.
L’iniziativa si inserisce inoltre nel contesto del bando ordinario 2024 per il Servizio civile universale che offre ai giovani tra i 18 e i 28 anni la possibilità di partecipare a progetti di grande impatto sociale. Il bando è già aperto e le candidature possono essere presentate fino alle 14 del 18 febbraio. Un’occasione unica per sperimentare la nonviolenza come modalità attiva di impegno civico, lavorando su temi come la mediazione dei conflitti, la solidarietà sociale, la tutela dell’ambiente e la valorizzazione del patrimonio culturale.
“L’università di Verona sostiene il volontariato nelle sue diverse forme, come occasione di crescita personale e qualificante in termini di conoscenze e competenze. In collaborazione con il Comune di Verona e con Csv, promuove nella comunità studentesca il Servizio civile universale, quale esperienza rivolta ai principi della solidarietà, della partecipazione, dell’inclusione e della pace. Oltre a diffondere le varie proposte provenienti da enti e aziende del territorio, l’università di Verona ospita da molti anni progetti di Servizio civile universale nell’unità operativa Inclusione, dove le volontarie e i volontari operano a beneficio di studentesse e studenti con disabilità o disturbi specifici di apprendimento”, ha affermato Alessandra Cordiano, referente del rettore per la sostenibilità sociale.
Questo evento rappresenta non solo un omaggio al passato, ma anche un invito a riflettere sul ruolo che i giovani possono svolgere nel promuovere una società più giusta e pacifica. Come sottolinea il motto dell’iniziativa, “Don Calabria con i giovani per la pace”, la mostra è un richiamo forte e attuale a un impegno collettivo per un mondo migliore.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle 8 alle 23.30.
SM