È organizzato a Verona il primo evento nazionale che raggruppa, in presenza, tutte le dottorande e i dottorandi iscritti all’innovativo dottorato nazionale in Scienze motorie e sportive. Oltre sessanta giovani ricercatrici e ricercatori, tra loro anche molti atleti, condivideranno tematiche e metodologia di studio integrandole anche con le specifiche esperienze professionali nel mondo dello sport e della chinesiologia.
Il corso di dottorato di interesse nazionale, giunto alla sua seconda edizione, vede oltre venti università coinvolte, con Verona capofila, e sede amministrativa, di un percorso altamente qualificato anche a livello europeo.
La prima Winter school si tiene proprio nella città scaligera, dal 10 al 13 dicembre, organizzata in due modalità di formazione, con lezioni frontali su temi di grande rilevanza e con relatori internazionali, ma soprattutto con una importante esperienza laboratoriale, su cinque diverse tematiche che spaziano dalla bioenergetica alla funzione muscolare, dalla biomeccanica alla composizione corporea.
Proprio questa intensa attività pratica di laboratorio, particolarità della Winter school, insieme alla rilevanza dei nomi dei relatori, ha garantito la grande adesione all’evento, a cui saranno presenti ben 66 dottorande e dottorandi.
“Questa prima edizione della Winter school – ha affermato il prorettore di ateneo Diego Begalli – conferma la bontà della scelta di istituire a Verona il dottorato nazionale in Scienze motorie e sportive, un progetto di alta formazione che coinvolge oltre 20 università ed è arricchito anche dalla presenza del Conservatorio dell’Abaco di Verona. L’idea di fare rete tra atenei per l’alta formazione e per la ricerca risponde a quella visione strategica della governance che vede, nella collaborazione tra istituzioni accademiche, il futuro del sistema universitario. L’obiettivo di questo progetto è, infatti, quello di aggregare competenze, condividere risorse, ricerche interdisciplinari e infrastrutture per creare professionalità altamente qualificate”.
“La Winter School è incentrata sulle competenze operative in laboratorio”, spiega Federico Schena, delegato del rettore allo Sport e coordinatore del dottorato, “sulla capacità di usare tecnologia all’avanguardia che diventa così un valore aggiunto e si affianca alla teoria. Il piano di formazione prevede il coinvolgimento diretto in attività pratiche integrate con incontri di formazione e discussione, tutto rigorosamente in presenza, creando una teoria contestualizzata alla ricerca operativa. La scelta è di non proporre una specializzazione fine a sé stessa, ma vedere e provare aspetti che poi si potranno replicare nelle proprie sedi. L’università di Verona si è impegnata per questa prima edizione della Scuola invernale, ma l’auspicio è che diventi itinerante in altri atenei del dottorato”.
Oltre alla parte esperienziale in laboratorio, sono previste delle key-note lecture con relatori internazionali come Carlo Reggiani, docente emerito di Pavia, Alberto Enrico Minetti, università di Milano, Marco Narici, università di Padova, Russell Richardson, University of Utah.
“Il Dottorato”, prosegue Schena, “promuove attività di ricerca integrate in diversi curricula che spaziano dallo studio della prestazione sportiva e delle metodologie di allenamento, alla prevenzione delle malattie cronico degenerative, allo studio delle migliori strategie di insegnamento dell’attività motoria e sportiva in ambito scolastico. Questo tipo di percorso garantisce anche un’ottima collocazione lavorativa in ambiti sempre più dinamici e diversificati come sono quelli dell’esercizio fisico e dello sport”.
Queste sono le università aderenti al progetto di dottorato nazionale: Università di Verona Conservatorio di musica di Verona, Libera università di Bolzano, università di Foggia, università di Torino, università di Roma “Foro italico”, università di Padova, università del Molise, università Magna Grecia di Catanzaro, università telematica san Raffaele di Roma, università telematica Pegaso, università di Pisa, università dell’Aquila, università Gabriele D’Annunzio Chieti-Pescara, università di Trento, università di Roma “La Sapienza”, università di Salerno, università di Brescia, università di Palermo, università di Bari Aldo Moro, università di Genova, Università di Brescia, università di Udine.
Elisa Innocenti