“Si parla per sillabe, si scrive per lettere”, questo il titolo e il senso della conferenza tenuta da Giovanni Meneghello. L’evento, inserito nella manifestazione Infinita…mente, ha riscosso grande interesse nel pubblico, l’aula dell’università della terza età, sita in piazza Santa Eufemia a Verona, infatti, era gremita. Presenti Luigi Secco, Agostino Portera, Tarcisio Bonotto, Granco Bressanin, Claudio Girelli, Barabra Guidetti e Giovanni Pontara.
Lo studio sul metodo di insegnamento di Giovanni Meneghello è una novità nel campo della ricerca pedagogico-lingistica. Esso consiste nell’effettuare al bambino, che impara a parlare e a dialogare con il mondo, interventi mirati ad offrire adeguati stimoli e contenuti, interventi effettuati in genere dalla madre e dalle maestre. “L’intento di questa metodologia è di “ricondurre” anche l’apprendimento del linguaggio alfabetico ad essere rispondente all’organizzazione propria del cervello” – ha spiegato l’autore stesso – “essa capovolge i procedimenti ed i processi finora suggeriti e, riconoscendo la preminenza naturale e filogenetica del linguaggio parlato su quello alfabetico, organizza un’originale messa in corrispondenza fono-grafica che viene compiuta esclusivamente per sillabe – foniche e grafiche – globali. E' così favorita da subito l'instaurazione del meccanismo cerebrale della capacità corticale del linguaggio alfabetico per impulsi sillabici unitari in precisa corrispondenza con quelli della capacità del linguaggio parlato, che porta direttamente ad una competenza di letto-scrittura per sillabe globali".
Il metodo descritto da Meneghello è meticoloso e documentato, in cui leggi della natura hanno piena esaltazione e dove la fantasia dell’educatore viene considerata e incoraggiata. La principale finalità che questa metodologia è quindi quella di sviluppare in maniera tempestiva, nel bambino, le enormi capacità armoniche celebrali che altrimenti resterebbero inutilizzate. La validità del metodo è testimoniata da notevoli conferme reali; testimonianze vengono da genitori e maestre che hanno correttamente recepito e intelligentemente applicato il metodo. Questo necessita di un approfondito studio e di continui corsi di aggiornamento per essere applicato e compreso nel modo migliore. “Le mamme e le maestre che vorranno conoscere e adottare questo sistema “ – secondo Luigi Secco ,docente di Pedagogia – “ faranno un grande dono ai loro più piccoli, i quali hanno diritto di aprirsi alla vita di comunicazione con l’utilizzo saggio delle loro risorse”.