Il 29 maggio nell’aula magna del polo Zanotto si terrà l convegno “Mediatori in sinergia per un processo di integrazione in università”. Un incontro organizzato dall’università – centro disabili d’ateneo, per riflettere su quanto capitale invisibile la società tralascia non offrendo adeguati spazi di autonomia creativa anche a coloro che hanno difficoltà a muoversi o ad esprimersi.
Il convegno. L’incontro, che ha visto la collaborazione del Comune di Verona, il conservatorio dall’Abaco, la Saint George school e la banca di val Camonica, sarà scandito da due momenti fondamentali. Il primo, a partire dalle 9.30, vedrà l’intervento, fra gli altri, di Franco Larocca, delegato del Rettore per la disabilità, un intermezzo musicale con gli studenti del conservatorio e la partecipazione dei ragazzi del centro disabili del nostro ateneo sul tema “Perché un’azione teatrale?”. Proprio “l’azione teatrale” costituirà il secondo momento, il più suggestivo, della giornata. I ragazzi del centro si esibiranno al teatro Stimate, in via Cittadella, in una performance teatrale dal titolo “L’utopia e il sogno”, in questo diretti da Ezio Cuoghi, direttore del dipartimento dell’accademia delle Belle Arti di Milano. Tra gli ospiti del pomeriggio interverrà Luigi Giuseppe Bongiovanni, del dipartimento di neurologia del nostro ateneo che parlerà de “La neurologia oggi e la possibilità di sviluppo culturale dei giovani studenti”.
Perché questo incontro? Autonomia personale è molto di più che acquisire capacità lavorativa o gestire la propria vita in modo indipendente. Significa anche essere in grado di partecipare attivamente, con gioia e soddisfazione, a tutte le manifestazioni della vita umana. Un tale traguardo non è assicurato da una frequenza ad un corso di laurea e conseguente guadagno di un titolo accademico. La vita di tutti gli studenti universitari è quella di chi prende parte alle iniziative degli altri giovani in un prezioso periodo dell’esistenza: quello in cui non si sperimenta soltanto la capacità di organizzare i propri studi, di superare gli esami o di elaborare una tesi. E’ anche il periodo dell’ampliamento delle relazioni sociali, dell’impegno operativo alla frequentazione di varie iniziative giovanili – dagli incontri di discussione politica, sociale, religiosa, sindacale agli incontri festosi, alle prime prove di assunzioni di impegni con altri. Il Centro integrazione dell’università di Verona, con questo convegno, vuole sensibilizzare e responsabilizzare il sistema universitario e gli enti che si occupano della formazione dei giovani in difficoltà facendo riflettere sulla vasta problematica che va oltre il semplice inserimento, mostrando quante potenzialità questi giovani possano sviluppare laddove vi sia chi li aiuti.
Leggi l'articolo con l'intervista ai ragazzi (La parola ai ragazzi)
Leggi l'articolo con la storia del Centro disabili d'ateneo (Centro disabili d'ateneo, lo sapevate che…)
E’ possibile scaricare gli allegati con il modulo d’iscrizione al convegno e il programma completo della giornata