Il petrolio, fonte di energia fossile in via di esaurimento, negli anni ha creato enormi problemi ai quali oggi siamo chiamati a rispondere: inquinamento, guerre, sfruttamento. È stato calcolato che la quantità residua di petrolio sarà sufficiente per altri 35 anni, perciò l'unica soluzione per un futuro migliore è quella di investire nelle energie rinnovabili e adottare uno stile di vita che favorisca il risparmio.
Petrolio. Fino a quando? Se ne è discusso nell'incontro “Petrolio. Fino a quando?”, convegno che si è svolto al polo Zanotto dell'ateneo alla presenza di Giovanni Frigo, presidente Agsm energia, Paolo Paternoster, presidente Agsm, Federico Sboarina, assessore all’Ambiente del Comune di Verona e Fabio Venturi, assessore all’Ambiente della Provincia di Verona. Ad inaugurare il pomeriggio di studi Marco Passigato, Mobility Manager dell'ateneo e Paola Savi, docente di Geografia economica della facoltà di Scienze della Formazione.
Educazione ambientale. Dopo i saluti di benvenuto alcuni esponenti dell'Agsm di Verona hanno discusso sul problema dell'inquinamento dell'aria e sull'importanza di una pianificazione energetica dei territori. “Oggi siamo schiavi del petrolio, per questo è fondamentale investire in fonti di energia rinnovabili” ha detto Paolo Paternoster, presidente Agsm. Lo Stato deve intervenire per una rieducazione ambientale ed è necessario anche il comportamento dei singoli individui. Piccoli gesti come abbassare il riscaldamento durante i mesi invernali, la riduzione dell'illuminazione e l'aumento della raccolta differenziata dei rifiuti, sono comportamenti virtuosi che ogni cittadino dovrebbe assumere. L'obiettivo? Ridurre le emissioni di Co2 del 20% entro il 2020.
Vivere diversamente si può. Decrescita, è questo il concetto fondamentale sul quale ha puntato Laura Zanella, una delle vincitrici della seconda edizione del premio triennale di laurea Agsm Energia, che durante il convegno ha spiegato il tema principale del suo lavoro assieme al suo relatore Italo Sciuto, ordinario di Filosofia alla facoltà di Lettere e Filosofia. Un cambiamento radicale nel modo di vivere è difficile ma non impossibile. Quella di oggi è una società del ben-avere e non del benessere, quindi bisogna riscoprire i valori come la semplicità e aver cura delle relazioni sociali se vogliamo davvero trasformare la nostra società. Non più consumo e spreco di risorse, ma una decrescita che potrà favorire il risparmio di energie preziose. L'importante è capire che ogni individuo è responsabile dei propri comportamenti e la responsabilità è il principio che ci deve guidare giorno per giorno. Agire per il bene comune risulta perciò fondamentale per una riconversione della vita.
Passare ai fatti. “Interveniamo solo quando qualcosa comincia a darci fastidio" ha spiegato Emanuela Gamberoni, docente di Geografia Sociale della facoltà di Scienze della formazione a proposito del problema dell'inquinamento ambientale, che da troppo tempo affligge il nostro pianeta.