Pedalare non impedisce di pensare. Un gruppo di ciclisti di varia provenienza professionale si è improvvisato anche filosofo. È stato creato in questo modo un libro che racchiude le frasi più interessanti di questi pensatori su due ruote, “Pedalo dunque sono”. Il libro in questione verrà presentato alla libreria Gulliver in via Stella a Verona venerdì 2 settembre alle 21 in concomitanza con l’inaugurazione della Bicistaffetta Fiab, Federazione italiana amici della bicicletta.
Il libro e gli autori. David Byrne, Rigatti, Marthaler e Tronchet sono solo alcuni dei filosofi sportivi che hanno dato il proprio contributo all’opera. Lorenzo Parolin e Carmine Abate, due degli autori del libro, presenteranno, il 2 settembre alla libreria Gulliver, il loro lavoro e dimostreranno che l’interesse della bicicletta è vivo anche nella letteratura. Bisogna poi dirigere la propria attenzione sulla copertina che, grazie alla sapiente mano di Cavadoli, riesce a riportare al passato, ai tempi andati di Carosello. In questo libro, profondità e leggerezza si fondono per invogliare ad allenare, oltre che il corpo, anche la mente. “Pedalando si può arrivare a sciogliere i problemi che ci assillano e a guardarli dall’esterno, riuscendo così a relativizzarli e a risolverli meglio. Pedalando si può arrivare a isolarsi dal mondo riuscendo ad ascoltare solo il battito del proprio cuore, ad assaporare la strada, il vento, la fatica. A essere strada, manubrio, vento, vita.” – questo il significato riportato nella quarta di copertina.
La Bicistaffetta. Il 2 settembre ci sarà, oltre alla presentazione del libro “Pedalo dunque sono”, anche l’inaugurazione dell’undicesima edizione della Bicistaffetta Fiab che prende il nome di “Ti-Bre dolce” a seguito di un’idea di Umberto Rovaldi, architetto paesaggista. Il percorso di 350 km attraverso 5 regioni e 9 province della durata di 5 giorni avrà inizio dal Centro Carraro Lungadige Attiraglio, luogo dell’inaugurazione e del primo pernottamento. “ Si tratta di un percorso consigliato a ciclisti e cicloturisti alternativo alla bretella autostradale Tirreno-Brennero – spiega Bepo Merlin, direttore Fiab – da percorrere in 5 giorni, contro le 5 ore di auto, per dimostrare quanto il turismo dolce, lento e rispettoso dell’ambiente possa dare al territorio attraversato senza togliere o distruggere nulla”.