L’uso eccessivo dell’auto peggiora la qualità della vita in città, non solo per il fatto che il 70% degli incidenti accade in ambito urbano. Aumentano anche le malattie da inquinamento, cresce la sedentarietà e sempre più spazi urbani vengono occupati dalle macchine che, in particolare a Verona, sono 60 su 100 abitanti. Un terzo della popolazione adulta non si muove abbastanza, riducendo l’aspettativa di vita da 3 a 5 anni, come avviene per chi fuma e soffre di obesità. La mobilità di bambini e anziani è compromessa dalla necessità di avere un’auto anche per i piccoli spostamenti; le malattie da solitudine e stress per accompagnamento sono in espansione. Ma questa tendenza può essere invertita dal potenziamento dei mezzi pubblici, dall’ampliamento delle zone a traffico limitato, da una maggiore tariffazione della sosta e dalla creazione di zone per la pedonalità e la ciclabilità. Una buona urbanistica ed una buona riorganizzazione degli spazi pubblici può consentire ai residenti di potersi muoversi bene, volentieri, in modo sicuro e confortevole in città a piedi ed in bicicletta per raggiungere e scuole, i luoghi centrali dei quartieri, le chiese, i cimiteri e i parchi.
Il seminario. Tutte queste tematiche verranno affrontate durante il seminario “Camminare e pedalare a Verona”. L’evento si terrà martedì 18 settembre alle 16 in aula T1 del Polo Zanotto dell’Università di Verona. Marco Passigato, mobility manager dell’ateneo, modererà gli interventi di esperti e docenti tra cui “Come ridurre la mobilità in auto al 27% valorizzando anche pedonalità e ciclabilità”, la spiegazione di un’esperienza di successo a cura di Ivan Moroder, direttore dell’Ufficio mobilità del comune di Bolzano e la presentazione di un corso di formazione ideato dall’università per creare la figura professionale di promotore della mobilità ciclistica. Al centro dell’incontro c’è la convinzione che il benessere fisico e mentalepuò essere raggiunto in un’ottica di sostenibilità, con una vita con maggiori relazioni di vicinato e di quartiere favorita dall’andare a piedi ed in bicicletta sia in città che nei dintorni.
La mobilità sostenibile a Verona. L’università di Verona dà il suo contributo per una maggiore sostenibilità in città, introducendo il corso di formazione per promotori della mobilità ciclistica, di ambito urbano, tempo libero e cicloturismo con lo scopo di promuovere i territori. Le 48 ore di lezione frontale e le 4 giornate di escursioni previste si svolgeranno nella primavera 2013, per un totale di 13 crediti formativi. Si tratta di un’iniziativa per migliorare una situazione che, rispetto a quella pedestre, non è così evoluta e di qualità, presentando tratti di percorsi ciclabili significativi ed estesi ma anche mancanze, punti pericolosi, criticità che richiedono interventi urgenti di manutenzione e messa in sicurezza. A Verona la mobilità a piedi è invece buona, come dimostrano la rete dei marciapiedi e i numerosi attraversamenti pedonali di qualità sia a pedana rialzata in prossimità delle scuole sia con isola salvagente. I percorsi pedonali e ciclabili con apposita segnaletica sono fondamentali anche per la conoscenza e la raggiungibilità delle aree verdi che stanno sorgendo, come il parco di San Giacomo a Borgo Roma, i nuovi centri per le attività sociali.