Scatti fotografici, storie e attualità: anche stavolta ad aprire le porte è la biblioteca Frinzi che fino al 6 aprile sarà atelier della mostra fotografica “Con gli occhi di Medici senza frontiere” inaugurata giovedì 1° marzo. Curata da Giovanni Di Cera, coordinatore di Medici senza frontiere – Gruppo Verona, la mostra si è aperta con le testimonianze di Elda Baggio, docente di Chirurgia vascolare dell’ateneo veronese, e di Annalisa Baldi, entrambe operatrici umanitarie di Msf. Dalla miseria del Burundi alla violenza di Haiti, passando per le vittime della guerra taciuta nello Yemen: queste alcune delle realtà che giovedì sono state condivise attraverso fotografie e filmati inediti.
«C’è una grande differenza tra “guardare” e “vedere”», sottolinea Elda Baggio, «e noi con questa mostra vogliamo permettervi di vedere le disuguaglianze, le ingiustizie e le guerre, con gli occhi di chi prende parte a questo progetto». Dalla sua prima missione in Somalia all’Iraq, dal Nord Kiwu (Congo) allo Yemen nel 2015, Baggio racconta la sua esperienza professionale a pochi giorni dal rientro da Haiti. «Cambia la tua scala dei valori. Sono esperienze che cambiano la vita», conclude.
A seguire l’intervento della docente Annalisa Baldi, infermiera specializzata in Medicina tropicale, che ha parlato della sua esperienza in Burundi mostrando alcuni filmati. «Con Medici senza frontiere, in particolare, ho conosciuto una parte ludica ed emotiva eccezionale; un senso di comunità e di famiglia che diventa un’ancora di salvezza per tutte quelle donne che devono superare violenze, traumi e abbandoni».