Il 6 ottobre scorso è stato inaugurato il nuovo centro di ricerca interuniversitario “LinE – Language in Education”, che ha sede all’università di Trento e vede Verona tra i soci fondatori. Si tratta di un centro che promuove collaborazioni nazionali e internazionali nonché interdisciplinari di ricerca, sperimentazione didattica e disseminazione.
Il centro è articolato in 12 unità dislocate tra gli atenei di Trento, che è capofila, Verona, Bologna, Bolzano, Gent, Innsbruck, Malta, Messina, Modena e Reggio Emilia, Padova, Parma e Torino. Referente per l’università di Verona è Sharon Hartle, docente di Lingua inglese del dipartimento di Lingue e letterature straniere; l’unità operativa di Verona conta infatti 19 componenti appartenenti in larga parte al dipartimento di Lingue e letterature straniere, ma anche a Culture e civiltà.
Tra gli scopi prioritari del centro “LinE” c’è il confronto fra realtà italiane e quelle di altri paesi europei sul ruolo della lingua nelle varie fasi dell’insegnamento, con riferimento ad esempio ai metodi di presentazione dei contenuti, alle interazioni fra i diversi attori del processo di apprendimento e alla valutazione.
L’unità di Verona, in particolare, intende sviluppare due macroaree di ricerca, anche sulla scorta dei risultati del progetto di eccellenza 2018-2022 vinto dal dipartimento di Lingue e letterature straniere. In primo luogo, si intende proporre corsi che mirano a sviluppare e testare innovativi metodi di insegnamento blended, corsi destinati a diverse tipologie di pubblico e con fini professionali, ad esempio, per le aziende del territorio veronese. La seconda macroarea si focalizza sull’inclusione e l’accessibilità dei corsi blended di lingua; finora sono stati intrapresi studi sulle lingue francese e russa. In modo particolare, dall’iniziativa di un corso di lingua inclusiva e accessibile in modalità blended per il russo, nasce il progetto interdisciplinare “Giam- Verso una glottodidattica inclusiva e accessibile: un modello di insegnamento efficace e applicabile”, che mira a definire e sperimentare un modello combinato di strategie, modalità e strumenti didattici per il russo e l’inglese, attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative che facilitano l’inclusione nel quadro di un approccio blended.
Sul sito del centro “LinE” (https://languageineducation.eu) è anche disponibile una bibliografia aggiornata di oltre 1600 pubblicazioni su 23 temi legati all’educazione linguistica e alla lingua dell’insegnamento, disponibile ad accesso libero per docenti, ricercatori, dottorandi, studenti: una risorsa preziosa per tutti.