Promuovere l’attività economica in Albania e aumentare le opportunità di lavoro. Va in questa direzione il progetto di Università di Verona e Veronafiere per Expo Albania, il centro espositivo cha avrà sede a Tirana, voluto dal ministero della Presidenza del Consiglio albanese per ospitare eventi di rilevanza nazionale e internazionale. Lo studio di fattibilità, cui lavorano in partnership Ateneo e Spa fieristica veronese, è finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, Aics a favore dell’Albanian Investment Corporation, Aic società statale di proprietà del ministero dell’Economia, innovazione e cultura.
Per questo, nella giornata del 4 novembre, una delegazione proveniente da Tirana e composta da Florensa Kovaci, Alba Mihaj, Altea Pajenga, Ermal Dajci e Gert Hekurani di AIC, accompagnati dall’esperta di Aics Tirana Ilaria Piccilli, è stata accolta negli spazi di Veronafiere dal direttore generale, Adolfo Rebughini, coordinatore del progetto per Veronafiere, ed Elena Claire Ricci, ricercatrice dell’università di Verona, al lavoro nel progetto coordinato per l’ateneo dal prorettore Diego Begalli.
La giornata è stata l’occasione per fare il punto sugli sviluppi dello studio di fattibilità e per una visita agli spazi di Veronafiere, pronta ad accogliere la 126esima edizione di Fieracavalli, e poter così presentare casi di successo e buone pratiche nella gestione dei grandi eventi fieristici. Il tour ha previsto anche una visita a “wine2wine”, che ha permesso di discutere anche di un evento in corso.
Il progetto, coordinato per l’ateneo dal prorettore Diego Begalli, referente del rettore alla conoscenza e rapporti con il territorio, risponde al duplice obiettivo di dare visibilità nazionale e internazionale alle aziende albanesi, aprendo nuove opportunità di mercato, e di promuovere eventi internazionali per avvicinare le imprese albanesi alle nuove tecnologie che possono essere importate per migliorare i processi produttivi primari, secondari e terziari. L’hub potrà, inoltre, essere sviluppato in una prospettiva multifunzionale e diventare un catalizzatore, non solo per lo sviluppo economico e commerciale, ma anche per lo sviluppo sociale e culturale. Opportunità per le imprese italiane e del territorio?
“Università di Verona e Veronafiere – ha spiegato il prorettore Begalli – stanno lavorando a uno studio di fattibilità che dovrebbe guidare Aic nel sostenere lo sviluppo e la gestione del centro e dei suoi eventi. Ci occuperemo dello sviluppo di un’analisi di fattibilità del nuovo centro espositivo di Tirana che, partendo dallo studio del mercato e della concorrenza regionale, imposti un modello di business e uno studio della fattibilità economica, considerando i diversi tipi di fonti di reddito che potrebbero essere raggiunti con il centro espositivo, identificando potenziali strategie di posizionamento. Sulla base delle migliori pratiche italiane, Veronafiere in questo fa scuola, gli addetti ai lavori potranno effettuare una valutazione del progetto architettonico del centro espositivo e saranno prodotte raccomandazioni per la creazione e la gestione delle esposizioni”.
Lo studio coordinato da Verona mira ad accrescere le capacità degli attori locali, come l’Aic, nella gestione degli aspetti organizzativi ed economici di un progetto di questa portata. Il risultato atteso è quello di promuovere un approccio strutturato alla gestione dell’hub e degli eventi, che possa promuovere efficacia ed efficienza, e che possa durare anche oltre la fine dell’iniziativa, stabilendo relazioni e canali permanenti tra attori pubblici e settore privato. Saranno organizzate consultazioni con gli stakeholder e seminari per aumentare la visibilità delle iniziative e incoraggiare la partecipazione.
“È stato un grande privilegio collaborare con il team dell’Università di Verona e dell’Aic, che con entusiasmo, competenza e determinazione hanno saputo dare concretezza a questo importante progetto – ha commentato il direttore generale Rebughini -. Un risultato iniziale raggiunto anche grazie all’impulso decisivo dell’Agenzia Ice e dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, la cui azione è stata fondamentale per il successo dell’iniziativa“.
La Titolare di Aics Tirana, Stefania Vizzaccaro ha sottolineato il senso del contributo dato dalla Cooperazione Italiana allo Sviluppo all’iniziativa, “concentrandosi sul trasferimento di know-how tra partner italiani e controparte albanese, una modalità di intervento che la Sede Aics di Tirana promuove e continua ad adottare su diversi fronti, con l’obiettivo di condividere best practices di eccellenze italiane e migliorare le competenze tecniche a livello locale“.
Roberta Dini