L’università di Verona si aggiudica il terzo posto, medaglia di bronzo, nella sfida tra 17 università italiane nell’ambito dell’8°edizione della Competizione italiana di mediazione, organizzata dalla Camera arbitrale di Milano. La gara, durata tre giorni (dall’8 al 10 ottobre), ha visto sfidarsi 120 studenti, in rappresentanza di 17 università italiane. Gli studenti hanno affrontato casi giuridici, applicando tecniche di mediazione apprese durante il corso di laurea. Per ogni caso giuridico due studenti hanno indossato le vesti degli avvocati difensori e due studenti i panni delle parti in causa. Il confronto tra le parti è stato gestito da un mediatore professionista.
Al primo posto si è classificata l’università Statale di Milano, medaglia d’argento per l’università Cattolica. Ha vinto la squadra che ha totalizzato il maggior numero di punti, assegnati dalla giuria, che ha valutato il saper lavorare in gruppo, le doti di comunicazione e le competenze di negoziazione. A giudicare il vincitore sono stati due mediatori professionisti e uno della “next generation”, un ex studente che ha gareggiato alle precedenti edizioni.
Novità assoluta: zero emissioni. A causa della pandemia da Coronavirus, quest’anno la gara si è tenuta per la prima volta online: le sfide si sono svolte interamente a distanza, con un positivo impatto ambientale. Secondo una stima della Camera arbitrale di Milano, questa edizione ha generato un risparmio di 6,9 tonnellate di emissioni nocive di CO2, calcolando i mancati spostamenti in treno, aereo e auto di 120 studenti per 4 giornate provenienti dalle diverse sedi delle università partecipanti. In altri termini, questo beneficio ecologico è pari ad una mancata produzione di 1.166 kg di plastica.
Tutti gli atenei partecipanti: hanno partecipato 17 atenei, oltre a Verona erano presenti Bari, Bergamo, Brescia, Camerino, Firenze, LUISS (Roma), Milano Bicocca, Milano Cattolica (co-organizzatore), Milano Statale (co-organizzatore), Pavia, Piemonte Orientale (Alessandria), Salento (Lecce), Telematica Pegaso, Torino, Trento, Urbino.
Casi giuridici. Sono stati 4 i casi legali su si sono confrontati i ragazzi. Il primo caso “La libreria di Pepe” ha riguardato una libreria storica che deve abbandonare i propri locali, tra le proteste della clientela. Il secondo caso è “Una società ingolfata”, una lite tra due soci, amici da una vita, ma divisi su come gestire una situazione critica. La terza vicenda riguarda un condominio conflittuale dove si contrappongono un amministratore preoccupato e il rappresentante di un’associazione che ospita migranti. Il quarto caso è di pura fantasia e vedrà le parti proiettate in un futuro distopico, dove potenti multinazionali si contendono preziosi brevetti.
Dati Excelsion-previsioni di assunzione. Saper lavorare in squadra è una delle competenze “con grado di importanza elevato” maggiormente richieste dalle imprese italiane. Secondo il Rapporto Unioncamere-ANPAL su dati del Sistema Informativo Excelsior, basato sulle previsioni di assunzione da parte delle imprese, risulta che il 78% delle imprese italiane chiede a gran voce che il neolaureato sappia lavorare in gruppo, richieste anche flessibilità e adattamento (82,3%) e problem solving (74,9%). Competenze considerate centrali anche per le imprese lombarde: 53,2% chiede capacità di lavorare in gruppo, 65,9% flessibilità e adattamento. Per le imprese milanesi: la capacità di lavorare in gruppo è una competenza ad elevato grado di importanza per il 57,3%, richieste flessibilità e adattamento per il 67,2% delle imprese milanesi.
Edizione Master: La competizione Italiana di Mediazione ha anche una sua edizione Master, rivolta a studenti che hanno già preso parte all’edizione milanese. Si svolge a Verona, si chiama Mediazioni a Verona (MAV).