E' ai nastri di partenza il progetto sperimentale GenerAzioni promosso da Esu Ardsu e Acli di Verona con il sostegno della fondazione Cariverona. GenerAzioni segna un’intesa tra due istituzioni, Esu e Acli, ben radicate nel territorio cittadino. L'iniziativa che prenderà il via agli inizi dell'anno accademico 2010/2011, è supportata anche dall’Ulss 20 e dai medici di base di Verona.
L’iniziativa. “Il progetto nasce per dare l’opportunità alle persone anziane autosufficienti di ospitare uno studente”, ha spiegato Giovanni Battocchio, presidente dell’Esu. Molti studenti universitari, infatti, non sono di Verona e all’inizio di ogni anno accademico si trovano a dover fare i conti con la difficoltà di "accaparrarsi" un’abitazione. Se è vero che l’Esu fornisce posti letto agli universitari, può farlo però soltanto a determinate condizioni relative al reddito, vista la difficoltà di reperire fondi. Per tutti gli altri la sfida sta nel riuscire a trovare un appartamento in locazione per i mesi in cui si frequentano le lezioni e spesso si finisce per accettare abitazioni che non rispettano gli standard minimi di sicurezza e talvolta anche senza la garanzia di un regolare contratto d’affitto.
Gli anziani. La scelta degli anziani che dovranno convivere con i ragazzi non sarà casuale. Verrà fatta in base alle indicazioni fornite ai responsabili del progetto dai medici di base. “Questi ultimi sono stati coinvolti perché si ritiene che siano le persone che meglio conoscono gli anziani, dal momento che li seguono da vicino per quanto riguarda le loro condizioni di salute e, tramite le frequenti visite a domicilio, anche dal punto di vista delle loro abitazioni”, ha chiarito Sabrina Bonomi, responsabile dell’ufficio progetti delle Acli di Verona. Saranno proprio i medici a proporre ai pensionati che ritengono più idonei di ospitare uno studente fuori sede. In seguito alla loro segnalazione – che ad oggi comprende 40 persone – verranno fatte verifiche approfondite sul piano tecnico per quanto riguarda la condizione degli alloggi e su quello psicologico per capire l’attitudine di anziani e giovani alla convivenza.
L’incentivo. Oltre ad una sovvenzione economica per i partecipanti, l’Esu mette a disposizione degli studenti che vi aderiranno una chiavetta per la connessione ad internet. “Questo ha una duplice valenza – ha spiegato Carlo Visentini, presidente provinciale delle Acli -: da un lato permette ai ragazzi di essere sempre in rete e dall’altro avvicina gli anziani all’uso delle moderne tecnologie, facilitato dalle spiegazioni di un giovane che usa internet quotidianamente”. L’avvio di questo progetto è stato favorito anche dalla fondazione Cariverona che, come ha ricordato il suo direttore Marco Valdinoci, ha creduto fin da subito in quest’iniziativa che pur partendo con un budget molto basso rispetto alla maggior parte dei progetti che la fondazione finanzia, ha in sé grandi potenzialità.
Informazioni. Gli studenti interessati possono rivolgersi all'Ufficio relazioni con il pubblico di Esu Ardsu via dell'Artigliere 9 e all'Ufficio progetti dell'Acli via Scrimiari 24