Si rinnova, e anzi si rafforza sempre più, il legame tra il mondo accademico e Digitalmeet, il più grande e diffuso festival italiano sull’alfabetizzazione digitale organizzato da Fondazione comunica e Talent garden Padova, che torna dal 17 al 21 ottobre e taglia il traguardo della sesta edizione. Il bilancio del 2017 parla di 143 eventi, 300 speaker e 19 mila presenze in dieci regioni, con molte occasioni di dialogo anche nelle università. Del resto il digitale è un tema trasversale a diversi campi del sapere, che genera risvolti e contaminazioni dalle discipline scientifiche a quelle umanistiche. E così, anche quest’anno, i magnifici rettori di quattro atenei del Nordest hanno deciso di scendere in campo al fianco del festival. Ecco le loro riflessioni.
Michele Bugliesi, università Ca’ Foscari di Venezia: «Accogliamo con piacere anche quest’anno la proposta di aderire a DIGITALmeet. La cultura della digitalizzazione e la ricerca scientifica su questo tema sono ambiti nei quali Ca’ Foscari è intensamente impegnata, non solo sul piano accademico, ma anche sociale, economico e culturale. La sfida digitale attraversa tutti i campi della ricerca e può contribuire a migliorare la conoscenza e a innovare i processi; il rapporto tra imprese e università diventa pertanto strategico e imprescindibile per generare un impatto che porti allo sviluppo della società. Per questa ragione riconosciamo a iniziative come DIGITALmeet il valore che hanno nel contribuire a creare nuove sinergie e collaborazioni».
Alberto F. De Toni, università di Udine: «Il mondo sta diventando sempre più digitale e di conseguenza l’analfabetismo informatico rappresenta un problema per l’intera società. Al pari della cosiddetta “immunità di gregge”, garantita dalla vaccinazione della popolazione, solo un’alfabetizzazione informatica diffusa e capillare consente di sfruttare appieno le potenzialità delle nuove tecnologie, senza dover rimanere ancorati a soluzioni ibride sopportandone i conseguenti costi ed inefficienze. Inoltre, sul fronte della sicurezza, l’esposizione ai cyber attacchi cresce al pari della diffusione delle tecnologie digitali e proprio la conoscenza rappresenta la prima fondamentale barriera».
Rosario Rizzuto, università di Padova: «L’evoluzione tecnologica aiuta l’uomo a vivere meglio. Il digitale è ormai entrato nelle vite quotidiane di tutti noi e – giocoforza – lo sarà sempre di più. Ed ecco quindi la sfida che dobbiamo porci, come ricorda il tema di questa sesta edizione: tenere sempre l’uomo al centro di tutti i cambiamenti, rendere la tecnologia strumento massimo di inclusione. L’alfabetizzazione digitale è prima di tutto un cambiamento culturale che coinvolge tutti. Persone e campi diversi, dalla medicina allo sport, dall’arte al sociale. Una pervasività che DIGITALmeet, in questa sesta edizione, andrà ad analizzare, ribadendo così l’importanza fondamentale di una buona cultura digitale».
Nicola Sartor, università di Verona: «La trasformazione digitale è destinata a essere sempre più pervasiva sia nel mondo scientifico che nella vita quotidiana. All’Università compete un ruolo importante che si esprime a livello di ricerca, di trasferimento di conoscenza alle imprese, di divulgazione tra il pubblico. Pertanto con convinzione abbiamo accolto l’invito a contribuire al ricco programma di DIGITALMeet 2018. In particolare, i contributi dei docenti dell’Università di Verona attengono alla digitalizzazione della logistica del largo consumo e all’industria sanitaria 4.0 realizzabile grazie all’integrazione dei processi diagnostici, terapeutici e assistenziali con la robotica, l’informatica e l’intelligenza artificiale».
«DIGITALmeet è nato, sei anni fa, dal mondo dell’impresa e dell’università, allargandosi poi all’infinita rete dell’associazionismo digitale, alla Pubblica Amministrazione, ad esperti ed appassionati – commenta Gianni Potti, presidente di Fondazione comunica e founder DIGITALmeet – Avere al nostro fianco i magnifici Rettori delle Università del Nordest è un grande motivo di orgoglio e uno stimolo in più, che siamo sicuri contribuirà a rendere straordinaria quest’edizione di DIGITALmeet».
Contributo dell’ufficio stampa DIGITALmeet