Tempo di bilanci. Per la fondazione Arena di Verona e il suo Festival lirico è una stagione di successi quella che si è appena conclusa. Promosso dalla critica e premiato al botteghino, il festival non manca mai di attirare un pubblico sempre fedele e attento alla qualità degli allestimenti proposti.
Arrivederci, caro festival! Domenica 29 agosto si è concluso l'88° festival lirico 2010 – la stagione estiva – allestita su quello che è ancora oggi riconosciuto come il palcoscenico all'aperto più grande del mondo. Una stagione tutta dedicata al genio registico del grande nome di Franco Zeffirelli, che proprio quest'anno ha celebrato quindici anni di sodalizio con la fondazione Arena di Verona. Per l'occasione, evento unico negli annali dell'Arena, la fondazione ha voluto omaggiare il regista fiorentino dedicandogli un intero festival lirico. Un nuovo allestimento della Turandot, pensato appositamente per l'architettura areniana, ha aperto la stagione. L'opera di Puccini ha potuto contare non solo sulla grande regia zeffirelliana, ma anche sull'esperienza del premio Oscar Emi Wada, ed è stata ripresa da France Television.
Una stagione di successi. E' un pubblico fedele quello su cui ha potuto contare l'Arena per l'appuntamento estivo del festival lirico, a dispetto della situazione economica mondiale che incide sia sui consumi generali che sui flussi turistici. I dati non mancano, e i numeri sono rimasti pressochè invariati rispetto al 2009. Quarantotto allestimenti, tra Turandot, Aida, Madame Butterfly, Carmen e Il Trovatore, con una media di spettatori superiore ai 9.000 per serata. Quattro gli appuntamenti in cui si è registrato il sold out, con quasi 14.000 spettatori, in occasione di tre rappresentazioni di Aida – che è risultata l'opera più gradita al pubblico, con una Amarilli Nizza in stato di grazia – e di Carmen. Qualità artistica e agevolazioni. Promossi dalla critica nazionale e internazionale non solo la regia e le scene monumentali di Franco Zeffirelli, ma anche la qualità artistica dimostrata dai cast che si sono alternati sul palcoscenico areniano. Più di 80 cantanti hanno calcato le scene, accompagnati dalla prestigiosa orchestra dell'Arena – con più di 130 professori impegnati – il coro e un ricco corpo di ballo. La fondazione Arena si è poi avvalsa dei nuovi mezzi di comunicazione e dei media di nuova generazione – da alcuni spot per Ipad a Facebook – per avvicinare il pubblico più giovane, al quale è stato inoltre riservato un trattamento agevolato. Una formula vincente se alla fine della stagione è stata registrata la vendita di oltre 24.000 biglietti tra i soli giovani.