L’ateneo di Verona non si ferma e cerca di sfruttare la tecnologia per essere sempre vicino e al servizio dei suoi iscritti e della cittadinanza.
Per il primo Dantedì, la giornata dedicata a Dante Alighieri, istituita dal Consiglio dei ministri per il 25 marzo, data che gli studiosi individuano come inizio del viaggio ultraterreno della Divina Commedia, l’ateneo ha deciso di realizzare una serie di video a tematica dantesca, che in pillole potessero raccontare vari aspetti di Dante e della sua fortuna nei secoli. La playlist che è stata realizzata in questo modo ha riscosso un grande successo, raccogliendo in meno di una settimana ben 15.070 visualizzazioni, per un tempo totale di 199 ore. Gli spettatori unici sono stati 9888.
L’università di Verona, infatti, è promotrice insieme al Comune di Verona – nell’ambito del Protocollo d’intesa inter istituzionale per le celebrazioni del VII centenario della morte di Dante Alighieri – di un progetto che accoglie anche numerose realtà culturali della città: Dante a Verona 1321 -2021. Molte delle proposte giunte dal territorio sono state annullate a causa dell’emergenza sanitaria, per questo l’ateneo scaligero ha scelto di celebrare comunque il Sommo Poeta e di farlo attraverso dei video che i docenti hanno registrato singolarmente, grazie agli strumenti informatici messi a disposizione dall’università. Dall’importanza di Dante come padre della lingua italiana, alla sua fortuna nella storia dell’arte, fino al rapporto tra l’Alighieri e gli autori moderni, sono stati moltissimi gli aspetti affrontati nei vari video, che hanno totalizzato centinaia di visualizzazioni.
“Il Dantedì è stato celebrato nonostante le limitazioni”, ricorda l’assessore comunale alla Cultura, Francesca Briani. “Una prima edizione resa comunque possibile in questo momento di distanza sociale. Le oltre 15 mila visualizzazioni ottenute dalle iniziative veronesi del Dantedì sono il migliore riconoscimento di come, anche attraverso soluzioni culturali diverse, sia possibile raggiungere e conquistare un ampio consenso di pubblico. La tecnologia, in un tempo in cui la classica proposta di eventi risulta irrealizzabile, rappresenta un fondamentale alleato per poter restare vicini e, nel caso della cultura, per proporre nuove ed interessanti idee”.
“L’iniziativa che l’università di Verona, insieme al Comune, ha pensato per celebrare il primo Dantedì ha raccolto un successo francamente inaspettato”, aggiunge Arnaldo Soldani, direttore del dipartimento di Culture e civiltà di ateneo. “Più di quindicimila visualizzazioni per la serie di brevi video che hanno presentato alcuni aspetti della figura di Dante. Mi pare che i numeri diano anzitutto il senso della dimensione davvero “popolare” di Dante, che attraversa le generazioni e i gruppi sociali, e insieme mostrino come in questi momenti di difficoltà il vasto pubblico abbia un bisogno forte di cultura, per riscoprire le proprie radici e il senso stesso della comunità in cui vive”.
Risultati che dimostrano come l’interesse da parte degli studenti e della cittadinanza sia alto verso le proposte culturali e scientifiche che l’ateneo può offrire. Anche se per tutti l’indicazione rimane #iorestoacasa, l’università prosegue nella sua missione e guarda al futuro.