Per celebrare i suoi 70 anni, il Consorzio Zai in collaborazione con l’ateneo, ha promosso uno studio approfondito sulla sua storia, con l’obiettivo di far conoscere ad un pubblico vasto, non necessariamente specialistico la nascita, l’evoluzione e la realtà attuale del Consorzio nelle sue diverse attività. Il risultato è il volume “Un territorio in crescita. Il consorzio ZAI e lo sviluppo di Verona (1948-2018)” a cura di Maria Luisa Ferrari, docente di Storia economica e realizzato grazie al contributo di numerosi docenti di ateneo. La pubblicazione, presentata lo scorso 29 ottobre, illustra, con rigore scientifico-metodologico e linguaggio divulgativo, il ruolo svolto dal Consorzio Zai nello sviluppo agro-industriale e logistico-infrastrutturale di Verona. Il testo offre al lettore almeno tre prospettive di analisi: quella storico-economica e quella architettonico-urbanistica si intrecciano nei primi capitoli, mentre le ultime parti si concentrano sugli aspetti più tecnici – geografici, logistici e industriali – che segnano la realtà della città e del Consorzio nella contemporaneità.
“Il libro – spiega Ferrari – offre al lettore almeno tre prospettive di analisi: quella storico-economica e quella architettonico-urbanistica si intrecciano nei primi capitoli, mentre le ultime parti si concentrano sugli aspetti più tecnici – geografici, logistici e industriali – che segnano la realtà della città e del Consorzio nella contemporaneità. Il libro è accompagnato da un corredo fotografico che, per certi versi, può costituire un’ulteriore chiave di lettura; le immagini infatti non sono un semplice complemento iconografico, ma attraverso le didascalie vogliono offrire al lettore una sintesi più immediata di quanto il testo approfondisce e rendere in maniera vivida i cambiamenti vissuti dal territorio veronese”.
Il volume prende l’avvio dal momento di massimo sviluppo della città nel Cinquecento, quando Verona poteva annoverarsi tra le prime 20 realtà urbane d’Europa, le più rilevanti per numero di abitanti e per attività manifatturiere e commerciali. L’Ottocento segna una nuova fase di crescita infrastrutturale per la città come polo di snodo tra le linee ferroviarie della Venezia-Milano e del Brennero e all’avvio del processo di industrializzazione promosso dal sindaco Giulio Camuzzoni. Viene, quindi, ripercorsa la storia del Consorzio Zai dalla sua istituzione nel 1948, su iniziativa di Comune, Provincia e Camera di Commercio con lo scopo di guidare lo sviluppo industriale della città, attraverso una lettura storico-aziendale capace di dare conto anche dei complessi rapporti politici e sociali che contrassegnano la storia della città e della provincia veronese. Gli effetti che le decisioni prese in sede di pianificazione economica hanno avuto sul territorio urbano, sul volto della città (le strade, gli edifici pubblici, le imprese) sono quindi oggetto di specifica analisi. Lo studio dei piani regolatori e delle tipologie architettoniche degli edifici industriali si rivela un elemento imprescindibile per capire la portata dei fenomeni di trasformazione che hanno coinvolto Verona dagli anni Cinquanta ad oggi. Ulteriori interventi negli anni Settanta, Ottanta del secolo scorso si collocano nel quadro del dibattito economico-politico sullo sviluppo di Verona e della sua provincia in seguito al potenziamento del trasporto su ruota e alla perdita di importanza dei Magazzini generali. Le iniziative rivolte a mantenere la centralità logistica di Verona (tracciato e intersezione autostradale e aeroporto) portano all’avvio dello studio, della progettazione e della realizzazione del Quadrante Europa con l’esigenza di creare una struttura intermodale. Parallelamente continua l’espansione industriale di Verona e della sua Provincia con le nuove aree di sviluppo della Bassona e della Marangona. Inoltre, un quadro di respiro nazionale inserisce la condizione di Verona in un più ampio quadro sul presente, le tendenze e l’evoluzione dell’industria in Italia.
L’ultima parte del volume si incentra in particolare sull’attualità dell’Interporto Quadrante Europa analizzato sia nella sua funzione strategica nell’ambito delle politiche territoriali e nel ruolo logistico di Verona tra attualità e nuove prospettive. L’ottica più tecnica ha consentito di individuare da un lato alcune traiettorie di sviluppo per il futuro e dall’altro le sfide che la comunità veronese dovrà affrontare nei prossimi anni.