Per il ciclo di incontri ‘A lezione di tendenze’ il forum della Fnacha ospitato una chiacchierata con i Calibro 35 che, con l’occasione, hanno suonato qualche brano tratto dalla loro ultima fatica: ‘Ritornano i Calibro 35’. Ad intervistare i componenti del gruppo Andrea Diani, direttore artistico di Fan la web radio di Ateneo, e Georgia Passuello, giornalista.
Il gruppo. ICalibro 35, con l’occasione, hanno suonato qualche brano tratto dalla loro ultima fatica: ‘Ritornano i Calibro 35’. Ad intervistare i componenti del gruppo Andrea Diani, direttore artistico di FAN, la web radio di Ateneo, e Georgi hanno raccontato di essersi conosciuti quando avevano tutti circa 30 anni, cioè ad un’età in cui erano artisticamente già maturi. Tutti avevano un proprio background ben definito, che ha permesso loro di creare una musica di qualità fin dal primo momento. Hanno raccontato che – in campo musicale – è proprio la commistione di esperienze pregresse che incrementa un progetto e lo rende un prodotto che ha un valore artistico, prima che economico. “Bisogna anche dire che, soprattutto all’inizio, i nostri lavori non erano inediti ma cover di colonne sonore di film polizieschi”, hanno detto. È proprio a partire dai polizieschi, infatti, che il gruppo prende il nome e si dà un’identità.
I dischi. Il loro ultimo album, ‘Ritornano i Calibro 35’, sta ricevendo grande sostegno da parte della critica ma soprattutto sta avendo un enorme successo di pubblico. “Facciamo in media un concreto ogni 4 giorni – hanno detto – e questo accade quando hai fatto un buon lavoro. Altrimenti la gente non paga un biglietto per venirti ad ascoltare”. Rispetto al primo disco, che conteneva soltanto cover, questo nuovo progetto ha molti brani inediti che il gruppo ha scritto durante i tour, raccogliendo le novità che i componenti incontravano di giorno in giorno. Ciò che accomuna i due lavori – speculari per certi versi – è la ripresa di un’estetica e di un’attitudine che, in qualche modo, si rifà alle colonne sonore dei film polizieschi che il gruppo tanto ama. Oltre a quest’ultimo disco, lo scorso anno i Calibro 35 hanno composto la colonna sonora di un documentario (proprio sui polizieschi italiani) girato negli Stati Uniti da Mike Malloy, e di questo si sono detti molto fieri.
La situazione musicale italiana. Sollecitati dai moderatori, i Calibro 35 hanno parlato del loro rapporto con le etichette discografiche e di quello che pensano dell’enorme successo riscosso negli ultimi anni dai talent show. La loro etichetta li segue molto per quanto riguarda la promozione del nuovo disco, tramite l’organizzazione di svariati concerti in tutta Italia. Mentre le major, di solito, investono ingenti somme di denaro per comprare spazi pubblicitari e radiofonici, secondo quanto hanno raccontato. Riguardo ai talent show non si sono detti contrari a priori ma lo diventano quando questi programmi sono fini a se stessi e portano dei giovani sprovveduti ad un enorme e immediato successo che, altrettanto velocemente, sfuma per farli tornare nel più completo anonimato